Lot Essay
La sottile preparazione rossastra stesa sul legno quasi privo di levigatura fa ritenere che le tavolette incluse nel presente lotto siano elementi ornamentali per un soffitto a travature. La tecnica rapida e compendiaria, l'adozione di sintetici contorni neri per delineare le forme, la vigoria plastica nel rilievo delle figure sul fondale e la messe di particolari dell'abbigliamento e degli attrezzi impiegati, rendono plausibile una datazione delle tavolette tra la seconda metà del secolo XIV e la prima metà del secolo XV. La produzione di una vivace pittura compendiaria, ricca di accenti popolareschi ma che echeggiava i modelli aulici e i riferimenti colti e cortigiani del Gotico internazionale, si diffuse rapidamente - con accenti locali disparati - in tutta l'Europa a partire dalla fine del Trecento [tra gli esempi superstiti in Italia, cf. ad es. i materiali pubblicati in Le stanze di Artù: gli affreschi di Frugarolo e l'immaginario cavalleresco nell'Autunno del Medioevo (catalogo), a cura di E. Castelnuovo, Milano, 1999; e in AA.VV., Castel Roncolo. Il maniero illustrato (catalogo), Bolzano, 2000; e ancor più le tavolette in collezione privata, provenienti da un'abitazione aristocratica di Udine, impiegate in funzione analoga a quella delle tavolette qui offerte, catalogate ai nn. 2.15, 2.17, 2.21, 2.37, 2.39, 2.43-2.45, 2.50-2.55, 2.60-2.64, passim pp. 642-666]. Temi classici come i mesi, le stagioni, i segni dello zodiaco, fondano il repertorio figurativo di questi dipinti, concepiti per essere integrati in sistemi d'arredo in cui la pittura assumeva accenti didascalici o di semplice piacere descrittivo del costume, delle tecniche agrimensorie o di altri soggetti naturalistici, a seconda delle funzioni degli ambienti.