Giuseppe Simonelli (1650-1710)
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Giuseppe Simonelli (1650-1710)

Rinaldo e Armida nel giardino incantato

细节
Giuseppe Simonelli (1650-1710)
Rinaldo e Armida nel giardino incantato
firmato: 'Giosep. Simonelli F.'
olio su tela
cm 244x285
注意事项
Total Premium Hammer Price 22.5% on the hammer price of the first ITL.200.000.000 (€130.000) 18.5% for any amount in excess of ITL.200.000.000 (€130.000)

拍品专文

Il dipinto raffigura un episodio della Gerusalemme liberata (XVI, 17-23) molto caro ai pittori italiani dell'età barocca. Rinaldo, in grembo ad Armida, ne fissa lo sgardo e al tempo stesso vede il suo stesso sguardo negli occhi dell'amata. Armida, a sua volta, regge uno specchio nel quale Rinaldo può contemplare il suo sguardo d'amore. Due cavalieri, sorpresi dalla scena, si impongono il silenzio; eroti coprono la spada del guerriero con fiori; colombe si congiungono in volo simboleggiando l'amore; Gerusalemme è uno scenario lontano, alluso dall'architettura classica sullo sfondo (un anfiteatro?). Il clima di muto incantamento della scena e la sua ambientazione in un giardino fatato sono i caratteri salienti della composizione che è alla base del dipinto di Simonelli: 'Rinaldo e Armida nel giardino incantato' di Luca Giordano (Lyon, Musée des Beaux-Arts; cf. O. Ferrari - G. Scavizzi, Luca Giordano. L'opera completa, Napoli, 1992, I, p. 290, A234, II, p. 585, fig. 310). Niccolò Malinconico riprese la composizione nell'opera omonima ad Alvito, Municipio (cf. O. Ferrari - G. Scavizzi, op. cit., I, p. 297, sub A276); una versione di Paolo de Matteis, anch'essa di grande formato e fondata sullo stesso schema compositivo, è stata venduta da Christie's a Roma, 4-XII-1991, lotto 109, e sul mercato di Parigi circolava una versione dello stesso pittore che riporpone, ribaltate, le due figure principali del presente dipinto (cf. N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento dal Barocco al Rococò, Napoli, 1986, p. 136, n. 136; p. 263, fig. 154). Una versione attribuita a Luca Giordano è a Londra, Sotheby's, 1-XII-2001, lotto 38, e riprende pressoché integralmente dal presente dipinto il gruppo dei due soldati. Il presente dipinto è probabilmente tra le opere di maggior impegno formale di Giuseppe Simonelli, uno dei più brillanti collaboratori e seguaci di Luca Giordano, capace di interpretarne lo stile maturo con tale dimestichezza da ricevere l'incarico di completare gli affreschi di Luca Giordano per la chiesa napoletana Santa Maria Donnaromita durante la permanenza spagnola del maestro (1692-1702) e gli affreschi di Santa Brigida, lasciati incompiuti dal maestro alla sua morte (1705. Cf. O. Ferrari - G. Scavizzi, op. cit., I, pp. 188-189).