TOMMASEO, Niccolò (1802-1874). Insieme di cinque lettere firmate dal poligrafo dalmata, protagonista del nostro Romanticismo. Se la lettera Padova 23 luglio 1824 (una pagina 4o), in preda alle mille attività del suo estensore, ci mostra un Tommaseo telegrafico e agitato, le altre, più tarde e per lo più non datate (solo firmate, di mano segretariale), ci offrono una scrittura più riflessiva e tranquilla, che indulge anche ai vezzi un po' polverosi dell'epistolografia borghese di Ottocento pieno. Un po' biedermeier, insomma, ma non immemore della vecchia, leonina dignità: Sorpreso dalla inaspettata cortese profferta, non seppi nè esprimerlene la mia gratitudine, ne esporle i miei scrupoli. Ma ora penso che esporglieli è il degno modo di dimostrarle la mia gratitudine. La Croce del Merito Civile e la dignità di Senatore, proffertemi, con riverente riconoscenza ricusai; quella, acciò non paja che l'assegnamento congiuntovi fosse cagione a accettarla; questa, perché, occupatissimo e infermo, non avrei potuto soddisfare agli obblighi della carica, la quale io reputo cosa grave, massime a questi tempi. Insomma, nisba pure stavolta (stavolta la data c'è: Firenze, 17 novembre 1866). (5)