![STATUTI DI PALOMBARA SABINA, in italiano e latino. [Palombara Sabina], 1562. MANOSCRITTO SU PERGAMENA.](https://www.christies.com/img/LotImages/2002/RMA/2002_RMA_02417_0345_000(052521).jpg?w=1)
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STATUTI DI PALOMBARA SABINA, in italiano e latino. [Palombara Sabina], 1562. MANOSCRITTO SU PERGAMENA.
(222x152mm.) 50 carte: 12 2-134, completo. Numerazione originale in inchiostro 1-45 dalla quarta carta. 25-27 linee scritte in inchiostro marrone in corsivo calligrafico tra 2 linee verticali e 26 orizzontali, frontespizio armoriale, cartiglio decorativo con firma dell'amanuense e data, grandi iniziali calligrafiche, tutte le decorazioni in inchiostro marrone, verde e arancio, 3 sigilli di carta alla fine attestano l'approvazione e la conferma degli statuti da parte dei signori di Palombara (frontespizio stropicciato, margini rifilati, qualche fioritura e macchia.) SPLENDIDA LEGATURA ORIGINALE in assi di cipresso rivestiti di pelle di scrofa, decorata a secco, ai piatti cornici di filetti e fregi fitomorfi, al centro losanga che contiene il monogramma IHS, tracce dei fermagli, ai risguardi fogli di antifonari in pergamena del sec.XV, ELEGANTE ASTUCCIO in marocchino rosso riccamente decorato in oro, piatti incorniciati da bordura fitomorfa, al centro le armi di Palombara Sabina e il titolo, tagli decorati a reticolato (piccola porzione mancante). Copiato da Pietro Pisano nel Febbraio 1562, senza dubbio a Palombara: firma e data al foglio iiiv°; Giannalisa Feltrinelli; Helmut N.Friedlaender.
Dall'introduzione si comprende che questi statuti di Palombara Sabina sono stati redatti dai "massarios" eletti, Jacobus Irii Paloze, Petrus Franciscus Mariani e Santitus Jacobitti. Gli statuti offrono un evocativo e sfaccettato ritratto di una piccola città italiana nel sec.XVI. I civilia definiscono non solo le strutture di governo, ma anche l'elezione dei funzionari e le loro retribuzioni, come anche questioni di diritto civile quali i testamenti e le doti. La sezione dei maleficia include le ammende per blasfemia - più pesante se contro dio e la vergine piuttosto che contro gli apostoli ed i santi, e più di tutti grave se il danno è fatto contro un'immagine della vergine. Si prevedono ammende per gli insulti e e per le ingiurie inflitte. Gli statuti prevedono che per gravi offese - omicidio, adulterio, furto o altri pericolosi crimini- a giudicare sia l'Illustrissimi nostri signori. La sezioni sui danni inferti si riferisce principalmente alla protezione delle terre e alla protezione dei raccolti dagli animali; se il danno è compiuto da un uomo piuttosto che da un animale l'ammenda è raddoppiata. La sezione finale mostra ciò che serve per il mantenimento della pace. Si proibisce il portare armi nella città o andare fuori di notte senza una luce. Si prevedono restrizioni per il gioco e la vendita dei dadi e delle carte e sul movimento di beni, specialmente cibo e vino, dentro/fuori la città. Le misure relative alla salute pubblica includono il controllo della qualità della carne, disposizioni sullo spreco dell'acqua, e il requisito che le aree davanti alle case siano mantenute pulite.
In accordo con la prefazione questi statuti furono redatti e copiati nel 1562. Le conferme aggiunte alla fine, firmate e sigillate dai signori locali nel 1599, 1628, e 1637, mostrano che gli statuti rimasero in auge almeno per la gran parte del secolo. L'attenzione con cui questo codice è stato scritto e decorato, e la natura originale delle sottoscrizioni indicano che si trattava di una copia ufficiale.
(222x152mm.) 50 carte: 12 2-134, completo. Numerazione originale in inchiostro 1-45 dalla quarta carta. 25-27 linee scritte in inchiostro marrone in corsivo calligrafico tra 2 linee verticali e 26 orizzontali, frontespizio armoriale, cartiglio decorativo con firma dell'amanuense e data, grandi iniziali calligrafiche, tutte le decorazioni in inchiostro marrone, verde e arancio, 3 sigilli di carta alla fine attestano l'approvazione e la conferma degli statuti da parte dei signori di Palombara (frontespizio stropicciato, margini rifilati, qualche fioritura e macchia.) SPLENDIDA LEGATURA ORIGINALE in assi di cipresso rivestiti di pelle di scrofa, decorata a secco, ai piatti cornici di filetti e fregi fitomorfi, al centro losanga che contiene il monogramma IHS, tracce dei fermagli, ai risguardi fogli di antifonari in pergamena del sec.XV, ELEGANTE ASTUCCIO in marocchino rosso riccamente decorato in oro, piatti incorniciati da bordura fitomorfa, al centro le armi di Palombara Sabina e il titolo, tagli decorati a reticolato (piccola porzione mancante). Copiato da Pietro Pisano nel Febbraio 1562, senza dubbio a Palombara: firma e data al foglio iiiv°; Giannalisa Feltrinelli; Helmut N.Friedlaender.
Dall'introduzione si comprende che questi statuti di Palombara Sabina sono stati redatti dai "massarios" eletti, Jacobus Irii Paloze, Petrus Franciscus Mariani e Santitus Jacobitti. Gli statuti offrono un evocativo e sfaccettato ritratto di una piccola città italiana nel sec.XVI. I civilia definiscono non solo le strutture di governo, ma anche l'elezione dei funzionari e le loro retribuzioni, come anche questioni di diritto civile quali i testamenti e le doti. La sezione dei maleficia include le ammende per blasfemia - più pesante se contro dio e la vergine piuttosto che contro gli apostoli ed i santi, e più di tutti grave se il danno è fatto contro un'immagine della vergine. Si prevedono ammende per gli insulti e e per le ingiurie inflitte. Gli statuti prevedono che per gravi offese - omicidio, adulterio, furto o altri pericolosi crimini- a giudicare sia l'Illustrissimi nostri signori. La sezioni sui danni inferti si riferisce principalmente alla protezione delle terre e alla protezione dei raccolti dagli animali; se il danno è compiuto da un uomo piuttosto che da un animale l'ammenda è raddoppiata. La sezione finale mostra ciò che serve per il mantenimento della pace. Si proibisce il portare armi nella città o andare fuori di notte senza una luce. Si prevedono restrizioni per il gioco e la vendita dei dadi e delle carte e sul movimento di beni, specialmente cibo e vino, dentro/fuori la città. Le misure relative alla salute pubblica includono il controllo della qualità della carne, disposizioni sullo spreco dell'acqua, e il requisito che le aree davanti alle case siano mantenute pulite.
In accordo con la prefazione questi statuti furono redatti e copiati nel 1562. Le conferme aggiunte alla fine, firmate e sigillate dai signori locali nel 1599, 1628, e 1637, mostrano che gli statuti rimasero in auge almeno per la gran parte del secolo. L'attenzione con cui questo codice è stato scritto e decorato, e la natura originale delle sottoscrizioni indicano che si trattava di una copia ufficiale.