Lot Essay
La sezione di opere di grafica di Burri rivela che l'attività grafica del Maestro si presenta in certo modo come parallela a quella che si svolge nei quadri: "a volersi esprimere musicalmente, notava Cesare Brandi, la grafica riprende la pittura, come un canone, con un dialogo che propone lo stesso tema con un timbro appena diverso"(C.Brandi, Alberto Burri Opere grafiche, Roma Ed. 2RC).
La massima attività di Burri grafico si è svolta dal 1964, con le incisioni in bianco e nero, in cui grandi chiazze nere, carbonizzate come l'occhio di Polifemo, campeggiano su un fondo bianco o sono come intercise da una sciarpa di nebbia, una membrana di plastica.
Anche nei Cretti la spazieggiatura del fondo, per quanto minima, da un lato neutralizza la reale profondità del Cretto, dall'altro lo ridistende nella sua pensata e grafica bidimensionalità.
La grande luminosità delle incisioni di Burri che posano sul bianco si rivela nei Cretti bianchi così come nelle Plastiche, che a differenza dei Cretti neri non lasciano perdere il chiarore diffuso del foglio bianco, in cui un'ombra sorge appena sulla superficie screpolata, la risale come una marea densa, e sembra sostare fra i cretti.
La massima attività di Burri grafico si è svolta dal 1964, con le incisioni in bianco e nero, in cui grandi chiazze nere, carbonizzate come l'occhio di Polifemo, campeggiano su un fondo bianco o sono come intercise da una sciarpa di nebbia, una membrana di plastica.
Anche nei Cretti la spazieggiatura del fondo, per quanto minima, da un lato neutralizza la reale profondità del Cretto, dall'altro lo ridistende nella sua pensata e grafica bidimensionalità.
La grande luminosità delle incisioni di Burri che posano sul bianco si rivela nei Cretti bianchi così come nelle Plastiche, che a differenza dei Cretti neri non lasciano perdere il chiarore diffuso del foglio bianco, in cui un'ombra sorge appena sulla superficie screpolata, la risale come una marea densa, e sembra sostare fra i cretti.