Atanasio Soldati (1896-1953)
Where there is no symbol Christie's generally sell… Read more
Atanasio Soldati (1896-1953)

Composizione

Details
Atanasio Soldati (1896-1953)
Composizione
firmato in basso a destra Soldati
olio su tela
cm 33x46
Eseguito nel 1943
Provenance
Galleria Bergamini, Milano
Literature
P. Santini, Soldati, Milano 1965, cat., p.19 (illustrato)
Exhibited
Milano, Galleria Bergamini, Opere scelte di recente e vecchia data, 10-24 giugno 1961, cat., n.8
Special notice
Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's, for each lot, is calculated in the following way: 24% on the hammer price of the first € 110.000,00 18,5% on the hammer price for any amount in excess of € 110.000,00
Sale room notice
Opera registrata presso l'Archivio delle opere di Atanasio Soldati a cura di A. Garau, Milano, n. 1165
This work is recorded in the Atanasio Soldati Archive, Milano, n. 1165 Eseguito nel 1944-46
Executed in 1944-46

Lot Essay

Atanasio Soldati, rifiutando un atteggiamento dogmatico nei confronti dell'astrattismo, è sempre stato aperto a molteplici influenze, riuscendo a farle convivere in maniera pienamente convincente. Questo dipinto, ad esempio, sopravvissuto alle notevoli distruzioni subite dal corpus delle opere di Soldati durante la seconda guerra mondiale, è caratteristico della compresenza di astrazione e figurazione nei dipinti dell'artista. In questa fase, intermedia tra il primo momento astrattista degli anni Trenta (in cui si intrecciano suggestioni puriste a echi del Secondo Futurismo) e l'adesione al Movimento Arte Concreta, Soldati affronta una sorta di "crisi metafisica" che non arriva però a incrinare le sue convinzioni astrattiste. Il paesaggio disabitato ricorda infatti l'immobilità e il silenzio delle atmosfere metafisiche, ma ciò che emerge con più forza sono i valori pittorici: le campiture uniformi del fondo consentono una impaginazione ritmica limpida e semplice mentre i timbri esattissimi e i colori perfettamente accordati, le forme pure e senza ombre si accordano con quella "impeccabilità del comporre" che Pier Carlo Santini già attribuiva all'artista in un fondamentale studio del 1965.