拍品專文
Il presente dipinto è corredato da una lettera al proprietario della Professoressa Ann Sutherland Harris, la quale lo ritiene una variante autografa dell'opera di Pier Francesco Mola a Stamford, Burghley House.
In un'altra lettera al proprietario il Dottor Erich Schleier, sulla base di fotografie in bianco e nero ed a colori, ha riconosciuto nella definizione 'filamentosa' delle rughe sulla pelle delle dita e del volto e nella resa dei capelli i modi di Giovanni Battista Pace, allievo del Mola, verso il 1665. Tale opinione è condivisa anche dal Dottor Richard Cocke (comunicazione scritta al proprietario).
In una comunicazione scritta al proprietario il Professor Hugh Brigstocke respinge, da fotografie, sia l'attribuzione a Mola sia quella a Pace, ed indica anche ipotesi di ascrizione del dipinto a Giovanni Serodine o a Johann Carl Loth.
Il Professor Luigi Spezzaferro, che ringraziamo, dopo aver visionato personalmente il dipinto ha avanzato un'attribuzione allo studio di Mola, rilevando al contempo tangenze stilistiche con i modi di Serodine.
In un'altra lettera al proprietario il Dottor Erich Schleier, sulla base di fotografie in bianco e nero ed a colori, ha riconosciuto nella definizione 'filamentosa' delle rughe sulla pelle delle dita e del volto e nella resa dei capelli i modi di Giovanni Battista Pace, allievo del Mola, verso il 1665. Tale opinione è condivisa anche dal Dottor Richard Cocke (comunicazione scritta al proprietario).
In una comunicazione scritta al proprietario il Professor Hugh Brigstocke respinge, da fotografie, sia l'attribuzione a Mola sia quella a Pace, ed indica anche ipotesi di ascrizione del dipinto a Giovanni Serodine o a Johann Carl Loth.
Il Professor Luigi Spezzaferro, che ringraziamo, dopo aver visionato personalmente il dipinto ha avanzato un'attribuzione allo studio di Mola, rilevando al contempo tangenze stilistiche con i modi di Serodine.