.jpg?w=1)
Details
L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO DI JUAN DOMINGO PERON E DELLA SUA FAMIGLIA.
La figura più discussa e controversa della storia politica sudamericana informò di sé, del proprio nome e della propria immagine, l'immaginario di massa di un intero paese, l'Argentina. E così, a trent'anni dalla scomparsa, continua in definitiva a fare. Non sorprende che parte integrante del suo corredo di statista venisse costituito dal proprio archivio fotografico. Non quello sui propri avversari (che doveva riposare altrove), bensì quello su se stesso. Probabilmente è vero per tutti i grandi leader, ma fa impressione sfogliare i contenitori che contengono l'autobiografia per immagini di Peron. Un uomo che, come hanno riconosciuto fautori e avversari, aveva del resto imparato tutto - in merito alla politica dell'immagine e al culto della personalità - dalle dittature italiana e tedesca che poté vedere di persona all'opera durante la Seconda Guerra Mondiale, prima degli eventi del '45-46 che lo portarono a sua volta al potere assoluto; e ben sappiamo come proprio l'immagine del leader, del suo corpo uno e bino, faccia parte integrante del suo potere (così come il controllo sui mezzi di comunicazione di massa: non a caso Eva Duarte, passata alla leggenda col nome di Evita, sposa e sacerdotessa del Leader, proveniva proprio dalla radio). Nei raccoglitori si conserva, così, una quantità di immagini ufficiali, per lo più corredate di utili didascalie: visite ufficiali di leader stranieri (come quella che gli reca in dono una grande fotografia a colori di Mohamar El Gheddafi, contorniato dalla sua gente - e pure parte della collezione - così come quella in compagnia di Licio Gelli, rappresentante, nell'occasione, la Repubblica italiana), firme di accordi e leggi, inaugurazioni di luoghi ed eventi, riunioni politiche, discorsi... Accompagnato per lo più dalla seconda (in realtà terza) moglie Isabelita, e dal ministro Lopez Rega - lungo quello che è l'anno del suo effimero ritorno al potere, nel '73-74 - Peron spicca in una sua quotidianità meno ingessata e "monumentale" nelle foto, più private, raccolte in un ulteriore album, (FOTOS è semplicemente scritto al piatto superiore).
La figura più discussa e controversa della storia politica sudamericana informò di sé, del proprio nome e della propria immagine, l'immaginario di massa di un intero paese, l'Argentina. E così, a trent'anni dalla scomparsa, continua in definitiva a fare. Non sorprende che parte integrante del suo corredo di statista venisse costituito dal proprio archivio fotografico. Non quello sui propri avversari (che doveva riposare altrove), bensì quello su se stesso. Probabilmente è vero per tutti i grandi leader, ma fa impressione sfogliare i contenitori che contengono l'autobiografia per immagini di Peron. Un uomo che, come hanno riconosciuto fautori e avversari, aveva del resto imparato tutto - in merito alla politica dell'immagine e al culto della personalità - dalle dittature italiana e tedesca che poté vedere di persona all'opera durante la Seconda Guerra Mondiale, prima degli eventi del '45-46 che lo portarono a sua volta al potere assoluto; e ben sappiamo come proprio l'immagine del leader, del suo corpo uno e bino, faccia parte integrante del suo potere (così come il controllo sui mezzi di comunicazione di massa: non a caso Eva Duarte, passata alla leggenda col nome di Evita, sposa e sacerdotessa del Leader, proveniva proprio dalla radio). Nei raccoglitori si conserva, così, una quantità di immagini ufficiali, per lo più corredate di utili didascalie: visite ufficiali di leader stranieri (come quella che gli reca in dono una grande fotografia a colori di Mohamar El Gheddafi, contorniato dalla sua gente - e pure parte della collezione - così come quella in compagnia di Licio Gelli, rappresentante, nell'occasione, la Repubblica italiana), firme di accordi e leggi, inaugurazioni di luoghi ed eventi, riunioni politiche, discorsi... Accompagnato per lo più dalla seconda (in realtà terza) moglie Isabelita, e dal ministro Lopez Rega - lungo quello che è l'anno del suo effimero ritorno al potere, nel '73-74 - Peron spicca in una sua quotidianità meno ingessata e "monumentale" nelle foto, più private, raccolte in un ulteriore album, (FOTOS è semplicemente scritto al piatto superiore).
Special notice
Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme.
The final price charged to Buyer's, for each lot, is calculated in the following way:
24% on the hammer price of the first € 110.000,00
18,5% on the hammer price for any amount in excess of € 110.000,00