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Eseguito nell'estate del 1917, questo Paesaggio Futurista rappresenta la fase del consolidamento estremo della fase "sintetica" della ricerca futurista di Prampolini e anticipa quella "mecanica" immediatamente successiva (1919-1920). Periodo comune del nuovo gruppo futurista alla ricerca di nuovi stilemi e cromie, l'opera è un importante documento che testimonia quanto fosse vicina e forte la presenza del maturo Giacomo Balla, allora quarantaseienne al giovane ragazzo di soli 23 anni Enrico Prampolini.
(E.C.)
(E.C.)