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VIAGGI - SILVESTRI, Francesco Giulio. Giornale del Viaggio che fece il Co.Francesco Gilio Silvestri, l'Anno 1687, presso il Marchese Alessandro Vitelli, Tenente Colonello del Co: d'Erbeville in Ungheria...Lettere di Cardinali e Principi, che convogliarono il sopra detto Co: Silvestri in questo suo Viaggio - In Ungheria l'Anno 1687 et altre d'alcuni Cavalieri sui parziali amici sopra l'istesso affare. MANOSCRITTO CARTACEO. 1687.
415 x 270mm. 134 carte e 23 tavole a doppia pagina colorate ad inchiostro e acquerello. Legatura coeva in marocchino nocciola, fermagli in metallo dorato (spellature, sciupata).
Interessante Giornale di viaggio da Venezia in Ungheria, con gli avvenimenti e i progressi dell'Armata Imperiale regnante Leopoldo I, redatto dal volontario Silvestri al servizio del Serenissimo di Lorena. Si tratta di un giornale di viaggio, di guarnigione e di guerra redatto con diligenza dal Silvestri nell'inverno successivo alla campagna del 1687 sulle note che aveva preso quotidianamente fra il giorno della partenza e quello del suo ritorno a Cingoli. Fu nell'autunno del 1686, quando l'esercito imperiale si era impadronito di Buda, che il giovane conte Silvestri, stimolato dall'esempio degli altri gentiluomini italiani che si erano distinti in Ungheria, decise di prendere parte alla campagna, che sarebbe ripresa nella primavera del 1687. I disegni abbozzati nell'ozio della guarnigione rappresentano diversi luoghi, principalmente fortezze e città, con caratteri topografici e prospettici validi. La I tavola a doppia pagina è dedicata ad un'ampia veduta a volo d'uccello della città di Gorizia, col fiume Isonzo in primo piano, seguono Lubiana, Naistot, Zagabria, Praga, Varovic, Sciclos, Cinque Chiese, Vipalanach, Maraste, Buda e Pest, Vienna ed altre.
415 x 270mm. 134 carte e 23 tavole a doppia pagina colorate ad inchiostro e acquerello. Legatura coeva in marocchino nocciola, fermagli in metallo dorato (spellature, sciupata).
Interessante Giornale di viaggio da Venezia in Ungheria, con gli avvenimenti e i progressi dell'Armata Imperiale regnante Leopoldo I, redatto dal volontario Silvestri al servizio del Serenissimo di Lorena. Si tratta di un giornale di viaggio, di guarnigione e di guerra redatto con diligenza dal Silvestri nell'inverno successivo alla campagna del 1687 sulle note che aveva preso quotidianamente fra il giorno della partenza e quello del suo ritorno a Cingoli. Fu nell'autunno del 1686, quando l'esercito imperiale si era impadronito di Buda, che il giovane conte Silvestri, stimolato dall'esempio degli altri gentiluomini italiani che si erano distinti in Ungheria, decise di prendere parte alla campagna, che sarebbe ripresa nella primavera del 1687. I disegni abbozzati nell'ozio della guarnigione rappresentano diversi luoghi, principalmente fortezze e città, con caratteri topografici e prospettici validi. La I tavola a doppia pagina è dedicata ad un'ampia veduta a volo d'uccello della città di Gorizia, col fiume Isonzo in primo piano, seguono Lubiana, Naistot, Zagabria, Praga, Varovic, Sciclos, Cinque Chiese, Vipalanach, Maraste, Buda e Pest, Vienna ed altre.
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