拍品專文
Resa nota da Longhi nel 1958 ('Le fasi di Correggio giovine e l'esigenza del suo viaggio romano', Paragone, 101, 1958, pp. 40-41, tav. 15), come opera giovanile di Correggio la tavoletta va oggi ricondotta nel corpus del cosidetto Tura Mantovano.
Sotto questo nome, la cui identità onomastica è forse da identificare con quella di Giovan Francesco Tura (documentato a Mantova e dintorni dal 1525 al 1542) la critica recente ha radunato un nutrito numero di opere dall'indubbia coerenza stilistica. Alla tavola in oggetto vanno infatti aggiunte la Sacra Famiglia con Sant'Elisabetta e San Giovannino nella collezione milanese di Alfonso Orombelli (da cui deriva il nome di 'Orombelli Master', alternativo a quello di Tura Mantovano e proposto da Sydney J. Freedberg, Painting in Italy 1500 to 1600, Harmondsworth, 1971, p. 491), l'Adorazione dei pastori del Museo della Fondazione Horne a Firenze, la pala con i Santi Elena Sebastiano, Domenico, Pietro martire e Girolamo (già in raccolta bresciana e oggi nelle collezioni della Banca Popolare dell'Emilia Romagna a Modena), la Madonna col Bambino già Rasini, la Sacra Famiglia con i Santi Antonio da Padova e Giovannino Contini Bonacossi, attribuita a Correggio da Adolfo Venturi e transitata di recente sul mercato milanese (Finarte, Milano, 28-XI-1995, lotto 129) e, infine, la piccola tavola con San Tommaso sul mercato antiquariale mantovano, pubblicata da Marco Tanzi.
La decifrazione del linguaggio dell'anonimo maestro padano e l'integrazione del suo catalogo si deve agli interventi che hanno preso spunto dalle prime intuizioni di Longhi. In particolare, oltre alle note di Freedberg, sono fondamentali i saggi di David Allan Brown ('The Young Correggio and his Leonardesque Sources', Yale University, New York-Londra 1981, pp. 217-242) e quello di Renato Berzaghi ('Tre dipinti e un nome per il 'Maestro Orombelli'' in Dal Correggio a Giulio Romano. La committenza di Gregorio Cortese, a cura di P. Piva e E. Dal Canto, Mantova 1989, pp. 171-192) per orientare decisamente in area mantovana il percorso del pittore.
Siamo grati al Dottor David Ekserdjan per l'assistenza fornita nella catalogazione del presente dipinto.
Sotto questo nome, la cui identità onomastica è forse da identificare con quella di Giovan Francesco Tura (documentato a Mantova e dintorni dal 1525 al 1542) la critica recente ha radunato un nutrito numero di opere dall'indubbia coerenza stilistica. Alla tavola in oggetto vanno infatti aggiunte la Sacra Famiglia con Sant'Elisabetta e San Giovannino nella collezione milanese di Alfonso Orombelli (da cui deriva il nome di 'Orombelli Master', alternativo a quello di Tura Mantovano e proposto da Sydney J. Freedberg, Painting in Italy 1500 to 1600, Harmondsworth, 1971, p. 491), l'Adorazione dei pastori del Museo della Fondazione Horne a Firenze, la pala con i Santi Elena Sebastiano, Domenico, Pietro martire e Girolamo (già in raccolta bresciana e oggi nelle collezioni della Banca Popolare dell'Emilia Romagna a Modena), la Madonna col Bambino già Rasini, la Sacra Famiglia con i Santi Antonio da Padova e Giovannino Contini Bonacossi, attribuita a Correggio da Adolfo Venturi e transitata di recente sul mercato milanese (Finarte, Milano, 28-XI-1995, lotto 129) e, infine, la piccola tavola con San Tommaso sul mercato antiquariale mantovano, pubblicata da Marco Tanzi.
La decifrazione del linguaggio dell'anonimo maestro padano e l'integrazione del suo catalogo si deve agli interventi che hanno preso spunto dalle prime intuizioni di Longhi. In particolare, oltre alle note di Freedberg, sono fondamentali i saggi di David Allan Brown ('The Young Correggio and his Leonardesque Sources', Yale University, New York-Londra 1981, pp. 217-242) e quello di Renato Berzaghi ('Tre dipinti e un nome per il 'Maestro Orombelli'' in Dal Correggio a Giulio Romano. La committenza di Gregorio Cortese, a cura di P. Piva e E. Dal Canto, Mantova 1989, pp. 171-192) per orientare decisamente in area mantovana il percorso del pittore.
Siamo grati al Dottor David Ekserdjan per l'assistenza fornita nella catalogazione del presente dipinto.