Lot Essay
La tavola prende spunto da quel Santo martire trafitto da due dardi che figura sulla destra della grande ancona con l'Incoronazione della Vergine e i Santi Giovanni Evangelista, Vittore, Agostino, Giovanni Battista, Girolamo e Sebastiano conservata ancora nella chiesa di San Giovanni in Monte a Bologna, opera di Lorenzo Costa firmata e datata 1501 (E. Negro - N. Roio, Lorenzo Costa 1460-1535, Modena, 2001, pp. 109-10, n. 34, tav. XVII). La grande tavola è opera celebre nel corpus del Costa ed ha goduto di fortune critiche alterne, venendo spesso messa in relazione con i modi del Perugino a cui il pittore emiliano sembra qui mostrare tutto il suo debito. Se questo San Sebastiano sostanzialmente ricalca la posa del suo omologo in San Giovanni in Monte (e che era peraltro già definita nel foglio preparatorio degli Uffizi), tuttavia se ne discosta nella resa atmosferica del brano di paesaggio. Questo, infatti, è qui del tutto autonomo e tradisce semmai, nella trascrizione minuziosa delle foglie e delle rocce, la conoscenza aggiornata di modelli nordici, forse tedeschi, senz'altro mediati dalla conoscenza di stampe, così da far pensare che ad un'opera del genere potesse avere guardato con interesse e curiosità anche un giovane Amico Aspertini.