Giuseppe Vermiglio (Alessandria 1585-verso 1635?)
Giuseppe Vermiglio (Alessandria 1585-verso 1635?)

Commiato di Cristo dalla Vergine

Details
Giuseppe Vermiglio (Alessandria 1585-verso 1635?)
Commiato di Cristo dalla Vergine
olio su tavola
119.5 x 82.5 cm.
Provenance
reca due sigilli tedeschi in ceralacca principeschi.
Kunsthandlung, Vienna.

Lot Essay

La tavola, inedita, e riconosciuta al pittore da Francesco Frangi, riaffiora in questa occasione all'attenzione critica. Raffigura un episodio relativamente poco conosciuto e tratto dalle Meditazioni sulla vita di Cristo di Giovanni de Caulibus, noto anche come lo Pseudo Bonaventura. La storia vuole che Cristo andasse a salutare la madre (qui alla sinistra accompagnata dalle myrrhophores, ossia le tre Marie) al villaggio di Betania prima di tornare per l'ultima volta a Gerusalemme. Alle spalle del Cristo c'è San Pietro col gesto d'indicare Maria ed è accompagnato, forse, da un altro apostolo. Secondo Frangi la tavola dovrebbe collocarsi intorno ai primi anni venti del Seicento, poco di seguito al ritorno in Lombardia del Vermiglio. Il confronto diventa stringente con opere quali la Negazione di Pietro di collezione privata luganese (Giuseppe Vermiglio, un pittore caravaggesco tra Roma e la Lombardia, catalogo della mostra, Campione d'Italia, 2000, pp. 86-87, n. 3), che sebbene fortemente in debito col sentore caravaggesco e propriamente romano occorre immaginare dipinta già in Lombardia. La disposizione della scena, con le due ali di personaggi ai lati del Cristo in ginocchio, ricorda anche il taglio della tela con L'incredulità di San Tommaso (Roma, chiesa di San Tommaso ai Cenci), opera firmata e datata 1612 (Giuseppe Vermiglio, op. cit., pp. 80-1, n. 1), forse la cosa più antica conosciuta del pittore lombardo ed eseguita dopo qualche tempo il suo trasferimento a Roma, documentato a partire dal 1604 e protrattosi, con qualche lacuna d'archivio, fino al 1619.

Lotto in temporanea artistica.