Abraham Brueghel (Anversa 1631-1697 Napoli)
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Abraham Brueghel (Anversa 1631-1697 Napoli)

Rose e garofani in un vaso d'argento con uva e melograne su sfondo di paesaggio

Details
Abraham Brueghel (Anversa 1631-1697 Napoli)
Rose e garofani in un vaso d'argento con uva e melograne su sfondo di paesaggio
olio su tela
73 x 97 cm.
reca numeri 33 e 18 (al retro sulla cornice)
Special notice
Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer''s for each lot, is calculated in the following way: 30% of the final bid price of each lot up to and including € 20.000,00 26% of the excess of the hammer price above € 20.000,00 and up and including € 800.000,00 18,5% of the excess of the hammer price above €800.000,00

Lot Essay

L'inedito dipinto qui presentato appare pienamente riconducibile al catalogo di Abraham Brueghel grazie a numerosi confronti con opere da tempo note dell'artista fiammingo, molte delle quali firmate per esteso. Tra queste ultime, appare immediatamente accostabile alla nostra la natura morta di frutta e fiori in asta a Londra da Christie's l'8 dicembre 1995 (lotto n. 87). Come il nostro dipinto, la tela in questione presenta, disposti all'aperto, frutti estivi e autunnali accostati a un sontuoso mazzo di fiori entro un vaso d'argento. Gli stessi motivi compaiono anche nella tela, assai nota, a Napoli nella raccolta Astarita e in quella, firmata per esteso, nel Museo Boymans van Beuningen di Rotterdam, anch'essa più volte pubblicata. In quest'ultima vediamo altresí, a decorazione di un vaso, la maschera di satiro che anche nel nostro dipinto compare con la stessa funzione. I fiori screziati qui in primo piano - peonie e garofani in tutte le sfumature dal bianco al rosa più intenso - si ritrovano poi nell'importante composizione di fiori e frutta con una figura femminile su sfondo di paesaggio venduta a Vienna da Christie's (29/30 ottobre 1996, lotto n. 130). I confronti citati suggeriscono, per il nostro dipinto, una datazione nell'ambito dell'ottavo decennio del secolo, poco prima cioè del definitivo trasferimento a Napoli del pittore fiammingo, nel 1679.