Giacomo Balla (1871-1958)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Giacomo Balla (1871-1958)

Linee-forza di mare

Details
Giacomo Balla (1871-1958)
Linee-forza di mare
firmato e datato Balla 1919 (in basso a sinistra)
olio su tavola
cm 17x25,5
Eseguito nel 1919
Provenance
Casa Balla, Roma (n. 447)
Galleria Fonte d'Abisso, Modena-Milano
Asta Christie's, Milano, 24 Novembre 2003, lotto 313
ivi acquisito dall'attuale proprietario
Exhibited
Roma, Studio SM13, Balla nel tondo, aprile 1967, cat., n. 5
Milano, Galleria Fonte d'Abisso, Balla Depero, Ricostruzione futurista dell'universo, 1989, cat., n. 47 (illustrato)
Milano, Fonte d'Abisso Arte, Giacomo Balla 7 aprile - 14 luglio 1990, cat., n. 8 (illustrato)
Milano, Fonte d'Abisso, Giacomo Balla, 25 ottobre - 17 dicembre 1994, cat., n. 32 (illustrato)
Milano, Galleria Fonte d'Abisso, Futur natura, la svolta di Balla 1916-1920, 19 novembre 1998 - 20 febbraio 1999, cat., p. 52, n. 32 (illustrato)
Special notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent. Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer''s for each lot, is calculated in the following way: 30% of the final bid price of each lot up to and including € 20.000,00 26% of the excess of the hammer price above € 20.000,00 and up and including € 800.000,00 18,5% of the excess of the hammer price above €800.000,00

Lot Essay

Nel 1919 Balla è a Viareggio con la famiglia. Inizia a spedire cartoline a Virgilio Marchi a Livorno e alla madre a Roma descrivendo le sensazioni scaturite dalla vista delle onde del mare e delle barche a vela. È l'inizio di un nuovo ciclo, quello delle "linee di forza del mare" che segue quello della "linea di velocità".
"Passava delle ore fermo sul molo prendendo appunti sui suoi taccuini, su quei piccoli foglietti di carta vi segnava la cresta di un'onda, il disegno del ricamo della spuma bianca del mare, la linea esatta di una vela, la forma di una nube all'orizzonte, e quei piccolissimi segni erano la chiave con la quale lui solo sapeva aprire la visione di nuove opere ispirate al mare (V. Marchi, Giacomo Balla in "La Stirpe", Roma 1928, pagg. 159-163).
Fasci di linee morbide unificano tutti gli elementi dell'immagine, mentre le barche in lontananza sembrano confondersi con il moto ondoso, creando un sottile e continuo passaggio tra paesaggio marino e paesaggio terrestre.
I molti studi sulle linee di forze si traducono in una serie cromatica, ovvero in una serie sul colore, sulle sensazioni da esso scaturite e sui passaggi da una tonalità all'altra che "mettono in moto" le forme dipinte. La fonte d'ispirazione gli deriva senz'altro dalla sua esperienza giovanile della stampa fotografica, gli effetti cioè ottenuti con i diversi cambi di colore della fotografia monocromatica. L'elemento naturale, il mare in questo caso, diviene così forma vivente, una rete di forze interconnesse che continuamente si creano e si distruggono.