Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Lucio Fontana (1899-1968)

Concetto spaziale. Attese

Details
Lucio Fontana (1899-1968)
Concetto spaziale. Attese
firma e titolo l. Fontana "Concetto spaziale" ATTESE Cara Rosita è da molto tempo che non mi scrivi... (sul retro)
idropittura su tela
cm 73x60
Eseguito nel 1967
Provenance
Michel Couturier & C.ie, Parigi
Galleria d'Arte Sianesi, Milano
Literature
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogue raisonné des peintures, sculptures et environnements spatiaux rédigé par Enrico Crispolti, Bruxelles 1974, vol. II, p. 190 (illustrato)
E. Crispolti, Fontana. Catalogo generale, Milano 1986, vol. II, p. 661 (illustrato)
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano 2006, vol. II, p. 857, n. 67 T 44 (illustrato)
Exhibited
Milano, Galleria Medea, L'avventura spaziale di Lucio Fontana, 16 ottobre - 24 novembre 1974, n. 41 (illustrato)
Milano, Galleria il Mappamondo, Lucio Fontana "Paragrafi", primavera 1980, n. 91 (illustrato)
Special notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent. Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer''s for each lot, is calculated in the following way: 30% of the final bid price of each lot up to and including € 20.000,00 26% of the excess of the hammer price above € 20.000,00 and up and including € 800.000,00 18,5% of the excess of the hammer price above €800.000,00

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Lot Essay

Concetto spaziale, Attese, eseguito nel 1967, rappresenta una delle più eleganti espressioni dello Spazialismo, il movimento di cui Lucio Fontana è stato il pioniere e il fondatore. I 4 tagli di quest'opera costituiscono la firma calligrafica dell'artista, la soluzione di una serie di problemi da lui posti nel secondo dopoguerra e genialmente risolti. Disposti quasi simmetricamente, essi rispettano, come sempre in Fontana, un ordine non rigidamente geometrico, ma visuale. Il risultato è avvertito dall'occhio come un sostanziale equilibrio vivificato da impercettibili variazioni.
Col movimento ritmico del braccio, immortalato e reso eterno in queste tele, Fontana ha creato opere di aspetto contemporaneamente iconico e iconoclasta. Tagliando la tela ha reso evidente il superamento di questo supporto tradizionale, reso obsoleto nel mondo contemporaneo dall'avanzare della scienza. Ha inoltre enfatizzato l'oggettività del dipinto: la tela non ospita più la finzione di un mondo, ma diventa essa stessa tridimensionale, passando da superficie piatta a entità quasi scultorea.
Scegliendo di denominare il movimento Spazialismo, l'artista opera una scelta precisa in favore della parola 'spazio'. In Fontana, come chiariscono i titoli sempre ripetuti, non è l'oggetto a costituire l'essenza dell'opera, ma il concetto di spazio che esso suggerisce. Rivelando lo spazio, Fontana crea impossibili sculture, spazi intangibili, invisibili e indistruttibili, monumenti astratti. Il taglio diventa il portale verso profondità immense verso cui lo spettatore è attratto, una scheggia di infinito su cui meditare. Come l'artista stesso ha riassunto egregiamente: 'Io con il taglio ho inventato una formula che non credo di poter perfezionare. Sono riuscito con questa formula a dare a chi guarda il quadro un'impressione di calma spaziale, di rigore cosmico, di serenità nell'infinito' (cit. E. Crispolti, Lucio Fontana: Catalogo ragionato di dipinti, sculture, ambientazioni, vol. I, Milan 2006, p. 104).