AVEZZANA, GIUSEPPE. BELLISSIMA LETTERA AUTOGRAFA FIRMATA, NEW YORK, 8 GENNAIO 1850, UNA PAGINA 4O. ALLA CADUTA DELLA REPUBBLICA ROMANA, IL PATRIOTA SI RECA ESULE NEGLI STATI UNITI (FU ACCOLTO COME UN EROE, RICEVUTO IN MUNICIPIO DOVE GLI VENNE CONSEGNATA UNA SPADA ONORIFICA), DOVE SI DEDICò AI CONCITTADINI CHE INCONTRARONO IL SUO STESSO DESTINO (FRA I QUALI LO STESSO GARIBALDI, NEL '53). LA LETTERA è L'OCCASIONE, PER L'AVEZZANA, DI STENDERE AMARE CONSIDERAZIONI SULL'APPENA TERMINATA FASE 'EROICA' DEL NOSTRO RISORGIMENTO: CHE SI è TRAMUTATA, IN EFFETTI, IN UN'ACERBA DELUSIONE: 'AL MIO RITORNO IN QUESTA CITTà FUGGITIVO DAL MIO SVENTURATO PAESE MI SI AGGRAVò L'AFFLIZIONE DELL'AVER DOVUTO ABBANDONARE LA MIA CARA PATRIA, DOPO ESSERMI LUSINGATO CHE AVREI FINITO COLà I MIEI RIMANENTI GIORNI, DALLA TRISTE COMPARAZIONE CHE SI PRESENTA IMMEDIATAMENTE ALLA VISTA DELLA PROSPERITà SENZA ESEMPIO DI QUESTO PAESE, E LA ORRIBILE SITUAZIONE DEL NOSTRO, STAZIONARIO IN TUTTO, E SENZA SPERANZA PER GL'INFELICI SUOI ABITANTI SOTTO LA TIRANNIDE CHE LI PERMETTA DI MIGLIORARE CONDIZIONI'.