SAFFI, AURELIO (1819-1890). UNA LETTERA AUTOGRAFA ALLA MADRE E UNA MINUTA AUTOGRAFA FIRMATA. BELLISSIMA LA LETTERA ALLA MADRE, IN PRINCIPIO DEL MESE DI APRILE '49, UNA PAGINA 4O: '...IN MEZZO A VARIE E GRANDI FATICHE, GRAVI PENSIERI, E SERIE RESPONSABILITà, HO TRANQUILLO E SERENO L'ANIMO, SICURA LA COSCIENZA, FERMA LA FEDE NEL TRIONFO DELLA CAUSA NAZIONALE, NON OSTANTE I ROVESCI PROCURATI E I TRADIMENTI. ROMA è TRANQUILLA. LE POCHE E IMPOTENTI VELLEITà DI REAZIONE SI ROMPONO IN FACCIA ALLA COSCIENZA DI UN POPOLO, CHE NON RITORNERà ADDIETRO MAI PIù, E CHE SI RACCOGLIE UNANIME SOTTO LA BANDIERA DELL'ORDINE E DELLA LIBERTà. [...] CREDENTI NOI CON FEDE SINCERA NE' PRINCIPII, VOGLIAMO ATTUATA NEI FATTI LA LORO INTRINSECA VIRTù; VOGLIAMO UNA REPUBBLICA CIVILE E FORTE'. LA MINUTA DELLA SUCCESSIVA LETTERA (A UN AMICO) CI INTRODUCE ALLE AZIONI DI GUERRA CONTRO LE FORZE BORBONICHE, NEL MAGGIO DEL '49 (DUE PAGINE 8O): 'I NOSTRI RAPPORTI COLLA FRANCIA ASSUMERANNO ADUNQUE D'ORA INNANZI BEN ALTRA FORMA E LA EROICA DIFESA DI BOLOGNA, E IL PATRIOTTICO E UNIVERSALE CONCORSO DI COTESTE POPOLAZIONI NELLA RESISTENZA CONTRO GLI AUSTRIACI AGGIUNGONO IMMENSA FORZA MORALE ALLA NOSTRA SITUAZIONE POLITICA. INTANTO A NOI è DATO LUOGO DI RIVOLGERE LE NOSTRE FORZE CONTRO L'ESERCITO NAPOLETANO, CHE STAVA PER ESSERE ACCRESCIUTO D'ALTRI 10 MILA UOMINI, SECONDO LE NOTIZIE AVUTE, PER FARE UN COLPO DECISIVO SULLA CAPITALE'. [...] A QUEST'ORA I NOSTRI DOVREBBERO AVER TROVATI I NAPOLETANI; E FORSE è COMINCIATA UNA BATTAGLIA, SULL'ESITO DELLA QUALE NOI SIAMO PERFETTAMENTE TRANQUILLI, E CHE POTRà ESSERE FECONDA DI CONSEGUENZE IMPORTANTISSIME NON SOLO PER NOI, MA ANCORA PER LA CAUSA DELL'INTERA NAZIONE. INTANTO I FRANCESI STANNO A VEDERE. [...] ROMA E LE ROMAGNE OGGI POSSONO DIRE CON GLORIA: L'ITALIA SIAM NOI, E IL RIMANENTE DELLA NAZIONE DOVRà, PER RISORGERE, RISPETTARCI ED IMITARE IL NOSTRO ESEMPIO. DOPO TUTTO QUESTO, SI PUò SORRIDERE ALLE CALUNNIE E AI DISPETTI, CHE CI SONO GITTATI SOPRA DAI GOVERNI E DAGLI UOMINI DI STATO D'ITALIA E DI FUORI'.