拍品专文
SECONDO MARSHALL L'INTERNO DI CHIESA RAFFIGURATO NEL DIPINTO NON è REALE, MA RIPRENDE LA STRUTTURA DI UN'OPERA DI VIVIANO CODAZZI IN COLLEZIONE PRIVATA, PUBBLICATA DALLO STESSO MARSHALL (OP. CIT., VC 114, P. 232). PER LO STUDIOSO IL PRESENTE DIPINTO è "OF SOME IMPORTANCE AS THE ONLY PAINTING BY NICCOLò BOTH MONOGRAMMED AND DATED". ALL'ESAME DEI DETTAGLI ARCHITETTONICI COMPIUTO DA MARSHALL SI PUò AGGIUNGERE LA MENZIONE DI UNA POSSIBILE MEMORIA DEL 'RITROVAMENTO DEL CORPO DI SAN MARCO' DI JACOPO TINTORETTO A MILANO, BRERA, CHE SEMBRA ESSERE SERVITO DA ESEMPIO PER L'INVASO SPAZIALE DELL'OPERA DI CODAZZI. IL SOGGETTO DEL DIPINTO SEMBRA RAPPORTABILE ALLA VICENDA DI THOMAS BECKET. "LA SUA NOMINA AD ARCIVESCOVO PORTò ALLA ROTTURA DELLA SUA AMICIZIA CON ENRICO II D'INGHILTERRA [...] IL RE, DESIDEROSO DI LIBERARSI DI QUELLO SCOMODO PRELATO, LO FECE ASSASSINARE DA QUATTRO SICARI, IN UNA CAPPELLA DELLA CATTEDRALE, DOVE EGLI SI TROVAVA A PREGARE. E' RAFFIGURATO CON PARAMENTI EPISCOPALI, CON LA MITRA E IL PASTORALE; OPPURE INDOSSA L'ABITO NERO DEI BENEDETTINI SOTTO UNA PIANETA ROSSA". (CFR. J. HALL, DIZIONARIO DEI SOGGETTI E DEI SIMBOLI NELL'ARTE, MILANO, 1996, P. 391). LA PRESENZA DEI FRATI BENEDETTINI NELLA CHIESA è COERENTE CON TALE INTERPRETAZIONE, ANCHE SE L'INVASO ARCHITETTONICO NON è QUELLO DELLA CATTEDRALE DI CANTERBURY. $12200-15500