Lot Essay
SI ALLEGA PERIZIA DI LUIGI MENEGAZZI.
IL DIPINTO è STATO APPREZZATO ED AMMIRATO DA LAMBERTO VITALI, AMICO DELLA FAMIGLIA DA CUI PROVIENE LA TELA.
COSì POSPISIL SCRISSE A PROPOSITO DELL'OPERA: "...HA TUTTI I REQUISITI AMBIENTALI, PITTORICI E POETICI PER ESSERE UNA DELLE TELE PIù SOLIDE E RAPPRESENTATIVE DEL MAESTRO"
E MENEGAZZI, NELLA PERIZIA, COMMENTA: "...SCOPRIRE LA SEMPLICE VITA NEI CAMPI DELLA SUA TERRA è PER CIARDI OCCASIONE PER UNA SERIE DI DISEGNI, PER BOZZETTI E PER PIù GRANDI DIPINTI SU TELA. ESSA GLI PROPONE UN NUMERO ILLIMITATO DI SPUNTI E GLI PERMETTE DI SCEGLIERE LUOGHI ED ANGOLI AI QUALI SI AFFEZIONERà E AI QUALI RITORNERà PIù VOLTE NELLO SCORRERE DEL TEMPO PER FISSARLI IN STAGIONI E IN ORE DIVERSE. IN QUESTA ATMOSFERA SI COLLOCA IL DIPINTO IN ESAME CHE CI RACCONTA DI UOMINI E DONNE INTENTI AD ARARE E A SEMINARE IN UNA LUMINOSA GIORNATA DI TARDO AUTUNNO (IN LONTANANZA LE PREALPI COL MONTE GRAPPA HANNO LE CIME RICOPERTE DELLA PRIMA NEVE). E' UN'IMMAGINE RIPRESA DAL VERO IN UN LUOGO DOVE CIARDI ERA GIà STATO: INFATTI CONOSCIAMO UN DISEGNO "PRIME NEVI" (MENEGAZZI L., GUGLIELMO CIARDI, CATALOGO, TREVISO, 1977, N.1, P.131), NOTEVOLE PER IL TAGLIO COMPOSITIVO E PER L'AMPIEZZA DELL'ORIZZONTE. DOPO TRE ANNI, VERSO LA FINE DEL 1869, ECCO UN ORIZZONTE ANCORA PIù AMPIO CHE SI COMPLETA CON IL SUCCEDERSI DI PIANI CHE CI PERMETTONO DI SOFFERMARCI SULLE ZOLLE DI TERRA SMOSSE DAL VOMERE, SULLA PRIMA DONNA E POI SULLA SECONDA, AMBEDUE INTENTE A GETTARE LE SEMENTI, E ANCORA SUL GRUPPO CENTRALE DEI DUE CONTADINI CON L'ARATRO ED I BUOI, SU UNA STRISCIA DI CAMPAGNA ANCORA VERDE E INFINE SUL PROFILO DELLE MONTAGNE CON LE CIME LEGGERMENTE INNEVATE CONTRO UN CIELO CHIARO E SERENO, PERCORSO DA QUALCHE NUVOLETTA BIANCA."
IL DIPINTO è STATO APPREZZATO ED AMMIRATO DA LAMBERTO VITALI, AMICO DELLA FAMIGLIA DA CUI PROVIENE LA TELA.
COSì POSPISIL SCRISSE A PROPOSITO DELL'OPERA: "...HA TUTTI I REQUISITI AMBIENTALI, PITTORICI E POETICI PER ESSERE UNA DELLE TELE PIù SOLIDE E RAPPRESENTATIVE DEL MAESTRO"
E MENEGAZZI, NELLA PERIZIA, COMMENTA: "...SCOPRIRE LA SEMPLICE VITA NEI CAMPI DELLA SUA TERRA è PER CIARDI OCCASIONE PER UNA SERIE DI DISEGNI, PER BOZZETTI E PER PIù GRANDI DIPINTI SU TELA. ESSA GLI PROPONE UN NUMERO ILLIMITATO DI SPUNTI E GLI PERMETTE DI SCEGLIERE LUOGHI ED ANGOLI AI QUALI SI AFFEZIONERà E AI QUALI RITORNERà PIù VOLTE NELLO SCORRERE DEL TEMPO PER FISSARLI IN STAGIONI E IN ORE DIVERSE. IN QUESTA ATMOSFERA SI COLLOCA IL DIPINTO IN ESAME CHE CI RACCONTA DI UOMINI E DONNE INTENTI AD ARARE E A SEMINARE IN UNA LUMINOSA GIORNATA DI TARDO AUTUNNO (IN LONTANANZA LE PREALPI COL MONTE GRAPPA HANNO LE CIME RICOPERTE DELLA PRIMA NEVE). E' UN'IMMAGINE RIPRESA DAL VERO IN UN LUOGO DOVE CIARDI ERA GIà STATO: INFATTI CONOSCIAMO UN DISEGNO "PRIME NEVI" (MENEGAZZI L., GUGLIELMO CIARDI, CATALOGO, TREVISO, 1977, N.1, P.131), NOTEVOLE PER IL TAGLIO COMPOSITIVO E PER L'AMPIEZZA DELL'ORIZZONTE. DOPO TRE ANNI, VERSO LA FINE DEL 1869, ECCO UN ORIZZONTE ANCORA PIù AMPIO CHE SI COMPLETA CON IL SUCCEDERSI DI PIANI CHE CI PERMETTONO DI SOFFERMARCI SULLE ZOLLE DI TERRA SMOSSE DAL VOMERE, SULLA PRIMA DONNA E POI SULLA SECONDA, AMBEDUE INTENTE A GETTARE LE SEMENTI, E ANCORA SUL GRUPPO CENTRALE DEI DUE CONTADINI CON L'ARATRO ED I BUOI, SU UNA STRISCIA DI CAMPAGNA ANCORA VERDE E INFINE SUL PROFILO DELLE MONTAGNE CON LE CIME LEGGERMENTE INNEVATE CONTRO UN CIELO CHIARO E SERENO, PERCORSO DA QUALCHE NUVOLETTA BIANCA."