(LEOPARDIANA) GIORDANI, PIETRO (1774-1848). BEL GRUPPO DI LETTERE AUTOGRAFE FIRMATE DEL CELEBRE LETTERATO PIACENTINO, SPONSOR DEL GIOVANE LEOPARDI E SOPRAFFINO PROSATORE. SONO IN GRAN PARTE LETTERE DEGLI ANNI TRENTA, ALCUNE DELLE QUALI PROVENIENTI DAL CARCERE (NELLE PRIGIONI PARMENSI DI SANTA ELISABETTA, IL GIORDANI FU TRATTENUTO PER TRE MESI IN SEGUITO ALLA PUBBLICAZIONE DELL'OPUSCOLO SATIRICO SUL QUADRO PSEUDORAFFAELLESCO L'ANDATA AL CALVARIO, RIBATTEZZATO LO SPASIMO DI SICILIA; LA PRESENZA DI ICASTICHE INCISIONI DI MANO DEL CELEBRE ILLUSTRATORE PAOLO TOSCHI, MOLTO BEN VOLUTO DA MARIA LUISA, ATTRASSE LA REPRESSIONE POLIZIESCA SUL LETTERATO, GIà RESOSI A PIù RIPRESE VOCE SCOMODA NEI CONFRONTI DELLE POLIZIE PADANE): E DOCUMENTANO L'ACCESA PASSIONE CIVILE DEL BRILLANTE POLEMISTA. QUASI TUTTE INDIRIZZATE AL CONTE GIUSEPPE RICCIARDI DEI CONTI DI CAMALDOLI, ARISTOCRATICO PATRIOTA ESULE A PARIGI, SONO, QUESTE DEL GIORDANI, LETTERE VIBRANTI DI PASSIONE POLITICA, CHE CONTRIBUISCONO AL RITRATTO A TUTTO TONDO DEL PATRIOTA, PRIMA ANCORA CHE DELL'UOMO DI LETTERE (SI LEGGA A ESEMPIO LA LETTERA DEL 9 OTTOBRE 1844: 'NON CREDA LE CIANCIE POMPOSE DEL CONGRESSO, VERAMENTE IN MILANO I FORESTIERI FURONO GRANDISSIMO NUMERO, PIù CHE ALLA CONVENZIONE DI FERDINANDO, DICONO 40M., SE è VERO'), MA è DISTINZIONE CHE CON GIORDANI NON HA MOTIVO DI ESISTERE (NON A CASO, NELLA STESSA LETTERA SI LEGGE: 'LA RINGRAZIO MOLTO DELLA NOTIZIA DATAMI DELL'ARTICOLO LEOPARDIANO DI SAINTE-BEUVE. MA CHI SA QUANDO MAI ARRIVERà QUA QUEL GIORNALE. FRATTANTO VORREI SAPERE SE PRONUNCIA IL MIO NOME; E SE CITA ESPRESSAMENTE IL GIOBERTI, PER DARMI QUELLA FALSA E MATTA ACCUSA'). MA SPICCA QUELLA CHE, PIù CHE UNA LETTERA, è UNA FEROCE SATIRA IN PROSA, CHE LA PENNA DEL GIORDANI, INTINTA PIù DEL SOLITO NEI CORROSIVI ACIDI DELL'IRONIA, RENDE UNA LETTURA QUASI ESILARANTE (QUATTRO PAGINE 4O FITTAMENTE VERGATE NELLA CARATTERISTICA, MICROSCOPICA, ORDINATISSIMA GRAFIA GIORDANIANA, PIACENZA 4. GIUGNO 1833). RIVOLTA A VINCENZO MISTRALI, L'ONNIPOTENTE MINISTRO DI PARMA, è PERò UNA "LETTERA APERTA" (TANTO è VERO CHE è FORNITA DI NOTE ESPLICATIVE, COME QUELLA AL NOME DEL DESTINATARIO: 'PRIMO MINISTRO QUASI-DUCA DI PARMA') DI ACCESISSIMI UMORI POLITICI: 'SCRISSI UNA VOLTA ALL'ECCELLENTISSIMA PRESIDENZA VOSTRA, GRAVEMENTE, PER COSA GRAVE, CHE IMPORTAVA MOLTO ALL'UMANITà E ALLA REGIONE; E FU INUTILE: POICHé VOI NON CURASTE CHE L'OTTIMO VOLERE DELLA BUONA PADRONA FU SCELLERATAMENTE TRADITO DALLA IMPUDENTISSIMA AUDACIA DI MENTIRE DI FRA CACCHINO E FRA CACCONE [NOTA: 'SUA MAIALITà FRANCESCO COCCHI, BIFOLCO, ANZI BUE DI COPERNIO, MINISTRO DELL'INTERNO']. FORSE VERRà GIORNO CHE LA PADRONA SAPPIA E PUNISCA', ECC. ECC.LA POTENTE VERVE POLEMICA, E LA RAPIDA, ICASTICA PROSA EPISTOLARE DI GIORDANI RIFULGONO IN MASSIMO GRADO IN QUESTO BELL'EPISTOLARIO DI ARGOMENTI LETTERARI E CIVILI. (21)

(LEOPARDIANA) GIORDANI, PIETRO (1774-1848). BEL GRUPPO DI LETTERE AUTOGRAFE FIRMATE DEL CELEBRE LETTERATO PIACENTINO, SPONSOR DEL GIOVANE LEOPARDI E SOPRAFFINO PROSATORE. SONO IN GRAN PARTE LETTERE DEGLI ANNI TRENTA, ALCUNE DELLE QUALI PROVENIENTI DAL CARCERE (NELLE PRIGIONI PARMENSI DI SANTA ELISABETTA, IL GIORDANI FU TRATTENUTO PER TRE MESI IN SEGUITO ALLA PUBBLICAZIONE DELL'OPUSCOLO SATIRICO SUL QUADRO PSEUDORAFFAELLESCO L'ANDATA AL CALVARIO, RIBATTEZZATO LO SPASIMO DI SICILIA; LA PRESENZA DI ICASTICHE INCISIONI DI MANO DEL CELEBRE ILLUSTRATORE PAOLO TOSCHI, MOLTO BEN VOLUTO DA MARIA LUISA, ATTRASSE LA REPRESSIONE POLIZIESCA SUL LETTERATO, GIà RESOSI A PIù RIPRESE VOCE SCOMODA NEI CONFRONTI DELLE POLIZIE PADANE): E DOCUMENTANO L'ACCESA PASSIONE CIVILE DEL BRILLANTE POLEMISTA. QUASI TUTTE INDIRIZZATE AL CONTE GIUSEPPE RICCIARDI DEI CONTI DI CAMALDOLI, ARISTOCRATICO PATRIOTA ESULE A PARIGI, SONO, QUESTE DEL GIORDANI, LETTERE VIBRANTI DI PASSIONE POLITICA, CHE CONTRIBUISCONO AL RITRATTO A TUTTO TONDO DEL PATRIOTA, PRIMA ANCORA CHE DELL'UOMO DI LETTERE (SI LEGGA A ESEMPIO LA LETTERA DEL 9 OTTOBRE 1844: 'NON CREDA LE CIANCIE POMPOSE DEL CONGRESSO, VERAMENTE IN MILANO I FORESTIERI FURONO GRANDISSIMO NUMERO, PIù CHE ALLA CONVENZIONE DI FERDINANDO, DICONO 40M., SE è VERO'), MA è DISTINZIONE CHE CON GIORDANI NON HA MOTIVO DI ESISTERE (NON A CASO, NELLA STESSA LETTERA SI LEGGE: 'LA RINGRAZIO MOLTO DELLA NOTIZIA DATAMI DELL'ARTICOLO LEOPARDIANO DI SAINTE-BEUVE. MA CHI SA QUANDO MAI ARRIVERà QUA QUEL GIORNALE. FRATTANTO VORREI SAPERE SE PRONUNCIA IL MIO NOME; E SE CITA ESPRESSAMENTE IL GIOBERTI, PER DARMI QUELLA FALSA E MATTA ACCUSA'). MA SPICCA QUELLA CHE, PIù CHE UNA LETTERA, è UNA FEROCE SATIRA IN PROSA, CHE LA PENNA DEL GIORDANI, INTINTA PIù DEL SOLITO NEI CORROSIVI ACIDI DELL'IRONIA, RENDE UNA LETTURA QUASI ESILARANTE (QUATTRO PAGINE 4O FITTAMENTE VERGATE NELLA CARATTERISTICA, MICROSCOPICA, ORDINATISSIMA GRAFIA GIORDANIANA, PIACENZA 4. GIUGNO 1833). RIVOLTA A VINCENZO MISTRALI, L'ONNIPOTENTE MINISTRO DI PARMA, è PERò UNA "LETTERA APERTA" (TANTO è VERO CHE è FORNITA DI NOTE ESPLICATIVE, COME QUELLA AL NOME DEL DESTINATARIO: 'PRIMO MINISTRO QUASI-DUCA DI PARMA') DI ACCESISSIMI UMORI POLITICI: 'SCRISSI UNA VOLTA ALL'ECCELLENTISSIMA PRESIDENZA VOSTRA, GRAVEMENTE, PER COSA GRAVE, CHE IMPORTAVA MOLTO ALL'UMANITà E ALLA REGIONE; E FU INUTILE: POICHé VOI NON CURASTE CHE L'OTTIMO VOLERE DELLA BUONA PADRONA FU SCELLERATAMENTE TRADITO DALLA IMPUDENTISSIMA AUDACIA DI MENTIRE DI FRA CACCHINO E FRA CACCONE [NOTA: 'SUA MAIALITà FRANCESCO COCCHI, BIFOLCO, ANZI BUE DI COPERNIO, MINISTRO DELL'INTERNO']. FORSE VERRà GIORNO CHE LA PADRONA SAPPIA E PUNISCA', ECC. ECC. LA POTENTE VERVE POLEMICA, E LA RAPIDA, ICASTICA PROSA EPISTOLARE DI GIORDANI RIFULGONO IN MASSIMO GRADO IN QUESTO BELL'EPISTOLARIO DI ARGOMENTI LETTERARI E CIVILI. (21)

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(LEOPARDIANA) GIORDANI, PIETRO (1774-1848). BEL GRUPPO DI LETTERE AUTOGRAFE FIRMATE DEL CELEBRE LETTERATO PIACENTINO, SPONSOR DEL GIOVANE LEOPARDI E SOPRAFFINO PROSATORE. SONO IN GRAN PARTE LETTERE DEGLI ANNI TRENTA, ALCUNE DELLE QUALI PROVENIENTI DAL CARCERE (NELLE PRIGIONI PARMENSI DI SANTA ELISABETTA, IL GIORDANI FU TRATTENUTO PER TRE MESI IN SEGUITO ALLA PUBBLICAZIONE DELL'OPUSCOLO SATIRICO SUL QUADRO PSEUDORAFFAELLESCO L'ANDATA AL CALVARIO, RIBATTEZZATO LO SPASIMO DI SICILIA; LA PRESENZA DI ICASTICHE INCISIONI DI MANO DEL CELEBRE ILLUSTRATORE PAOLO TOSCHI, MOLTO BEN VOLUTO DA MARIA LUISA, ATTRASSE LA REPRESSIONE POLIZIESCA SUL LETTERATO, GIà RESOSI A PIù RIPRESE VOCE SCOMODA NEI CONFRONTI DELLE POLIZIE PADANE): E DOCUMENTANO L'ACCESA PASSIONE CIVILE DEL BRILLANTE POLEMISTA. QUASI TUTTE INDIRIZZATE AL CONTE GIUSEPPE RICCIARDI DEI CONTI DI CAMALDOLI, ARISTOCRATICO PATRIOTA ESULE A PARIGI, SONO, QUESTE DEL GIORDANI, LETTERE VIBRANTI DI PASSIONE POLITICA, CHE CONTRIBUISCONO AL RITRATTO A TUTTO TONDO DEL PATRIOTA, PRIMA ANCORA CHE DELL'UOMO DI LETTERE (SI LEGGA A ESEMPIO LA LETTERA DEL 9 OTTOBRE 1844: 'NON CREDA LE CIANCIE POMPOSE DEL CONGRESSO, VERAMENTE IN MILANO I FORESTIERI FURONO GRANDISSIMO NUMERO, PIù CHE ALLA CONVENZIONE DI FERDINANDO, DICONO 40M., SE è VERO'), MA è DISTINZIONE CHE CON GIORDANI NON HA MOTIVO DI ESISTERE (NON A CASO, NELLA STESSA LETTERA SI LEGGE: 'LA RINGRAZIO MOLTO DELLA NOTIZIA DATAMI DELL'ARTICOLO LEOPARDIANO DI SAINTE-BEUVE. MA CHI SA QUANDO MAI ARRIVERà QUA QUEL GIORNALE. FRATTANTO VORREI SAPERE SE PRONUNCIA IL MIO NOME; E SE CITA ESPRESSAMENTE IL GIOBERTI, PER DARMI QUELLA FALSA E MATTA ACCUSA'). MA SPICCA QUELLA CHE, PIù CHE UNA LETTERA, è UNA FEROCE SATIRA IN PROSA, CHE LA PENNA DEL GIORDANI, INTINTA PIù DEL SOLITO NEI CORROSIVI ACIDI DELL'IRONIA, RENDE UNA LETTURA QUASI ESILARANTE (QUATTRO PAGINE 4O FITTAMENTE VERGATE NELLA CARATTERISTICA, MICROSCOPICA, ORDINATISSIMA GRAFIA GIORDANIANA, PIACENZA 4. GIUGNO 1833). RIVOLTA A VINCENZO MISTRALI, L'ONNIPOTENTE MINISTRO DI PARMA, è PERò UNA "LETTERA APERTA" (TANTO è VERO CHE è FORNITA DI NOTE ESPLICATIVE, COME QUELLA AL NOME DEL DESTINATARIO: 'PRIMO MINISTRO QUASI-DUCA DI PARMA') DI ACCESISSIMI UMORI POLITICI: 'SCRISSI UNA VOLTA ALL'ECCELLENTISSIMA PRESIDENZA VOSTRA, GRAVEMENTE, PER COSA GRAVE, CHE IMPORTAVA MOLTO ALL'UMANITà E ALLA REGIONE; E FU INUTILE: POICHé VOI NON CURASTE CHE L'OTTIMO VOLERE DELLA BUONA PADRONA FU SCELLERATAMENTE TRADITO DALLA IMPUDENTISSIMA AUDACIA DI MENTIRE DI FRA CACCHINO E FRA CACCONE [NOTA: 'SUA MAIALITà FRANCESCO COCCHI, BIFOLCO, ANZI BUE DI COPERNIO, MINISTRO DELL'INTERNO']. FORSE VERRà GIORNO CHE LA PADRONA SAPPIA E PUNISCA', ECC. ECC.
LA POTENTE VERVE POLEMICA, E LA RAPIDA, ICASTICA PROSA EPISTOLARE DI GIORDANI RIFULGONO IN MASSIMO GRADO IN QUESTO BELL'EPISTOLARIO DI ARGOMENTI LETTERARI E CIVILI. (21)