Mazzini, Giuseppe - magnifico, importante ms. mazziniano. Si tratta di un appello ai Genovesi amici (4 pp. piene in-16, nella fittissima, caratteristica grafia mazziniana; l'inchiostro del verso traspare al recto), datato 24. Ottobre. 70. E' una grande, straordinaria pagina del nostro Risorgimento, enfatica il giusto (il patriota, arrestato a Palermo, era stato liberato alla notizia della presa di Roma: invitato a tornare nella città natale, rifiuta preferendo Pisa - dove morì due anni dopo). Le parole ardenti di Mazzini giustificano così il doloroso rifiuto: Sono libero, non per opera nostra Italiana, ma per un atto di quella che chiamano clemenza regia. Io la respingo da me ed espio la parte di colpa nel nostro non aver saputo sottrarci, con atti generosi, a quella clemenza, esiliandomi volontariamente. Voi non potete, con onore, solennizzare la liberazione di un amnistiato. Neanche la presa di Roma può placare i furori mazziniani: Là sventola, non la bandiera che la richiamò a vita d'onore nel 1849, ma quella che tradì nel 1848... E Roma, patria dell'anime, è profanata da una monarchia che non rappresenta la coscienza della Nazione.

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Mazzini, Giuseppe - magnifico, importante ms. mazziniano. Si tratta di un appello ai Genovesi amici (4 pp. piene in-16, nella fittissima, caratteristica grafia mazziniana; l'inchiostro del verso traspare al recto), datato 24. Ottobre. 70. E' una grande, straordinaria pagina del nostro Risorgimento, enfatica il giusto (il patriota, arrestato a Palermo, era stato liberato alla notizia della presa di Roma: invitato a tornare nella città natale, rifiuta preferendo Pisa - dove morì due anni dopo). Le parole ardenti di Mazzini giustificano così il doloroso rifiuto: Sono libero, non per opera nostra Italiana, ma per un atto di quella che chiamano clemenza regia. Io la respingo da me ed espio la parte di colpa nel nostro non aver saputo sottrarci, con atti generosi, a quella clemenza, esiliandomi volontariamente. Voi non potete, con onore, solennizzare la liberazione di un amnistiato. Neanche la presa di Roma può placare i furori mazziniani: Là sventola, non la bandiera che la richiamò a vita d'onore nel 1849, ma quella che tradì nel 1848... E Roma, patria dell'anime, è profanata da una monarchia che non rappresenta la coscienza della Nazione.