Pizzetti, Ildebrando (1880-1968) - Celebre compositore emiliano, grande protagonista del Novecento musicale europeo, innovatore (col riallacciarsi peraltro alla più antica delle tradizioni italiane, quella della Camerata dei Bardi) nel campo del melodramma: genere nel quale ha lasciato tra le testimonianze in assoluto più significative del nostro secolo, anche per le collaborazioni di alto livello realizzate (si pensi solo a D'Annunzio). Figura di primissimo piano anche nel campo della didattica. In più di un caso, insomma, si può seguire passo passo la genesi di composizioni di straordinario rilievo, delle quali, grazie all'acribia autofilologica dell'autore, si sono conservate le principali tappe di lavorazione. L'archivio si concentra sull'attività di Pizzetti come autore di opere, campo nel quale l'esempio e la teorizzazione del compositore emiliano funsero da modello per un'intera generazione di musicisti; l'ultima stagione di Pizzetti risulta così documentata, anche per l'abitudine - da parte del compositore - di datare tutte le fasi del lavoro, si può dire giorno per giorno. Si conservano copie in chiaro, interamente autografe e rilegate in grandi volumi in-4, delle seguenti opere: Assassinio nella cattedrale, da Eliot (due volumi: il primo, incipit: 22-29 luglio 1956-14 aprile 1957, 218 pp.; il secondo, 21 aprile 1957-11 agosto 1957, 205 pp.); BIVanna Lupa, opera completa ridotta per canto e pianoforte (377 pp. n.n., in chiaro, s.d.); Ifigenia, tragedia musicale radiofonica (incipit: 27 aprile 1950; explicit: 19 luglio 1950, 241 pp. in-4, con diverse correzioni); Il calzare d'argento, da Bacchelli (due volumi: il primo, 1 giugno 1959-2 dicembre 1959, 236 pp. in chiaro; il secondo: 13 marzo 1960- 7 settembre 1960, 268 pp.), e l'estrema Clitennestra (due volumi: il primo, 27 maggio 1962-9 maggio 1963, 304 pp. con molte correzioni; il secondo: 1 giugno 1963-14 marzo 1964, 342 pp. con molte correzioni). A questi materiali, come detto nell'ultima versione autografa e rilegata - e che tuttavia, come si è visto nel caso della Clitemnestra, testimoniano di un ossessivo labor limae anche sull'ultima stesura -, vanno aggiunti i materiali preparatori o gli scarti (a loro volta rilegati) di Clitennestra (25 aprile 1964 la raccolta), e dell'atto unico incompiuto Povera gente (29 Agosto 1955 la raccolta dei materiali). Anche in questo caso la coscienza autofilologica del musicista ha salvato un dossier di capitale importanza per la comprensione di una parabola creativa inimitabile, e tutta da riscoprire. Nel suo complesso, un archivio di importanza storica. Quasi tremila pagine di musica.

细节
Pizzetti, Ildebrando (1880-1968) - Celebre compositore emiliano, grande protagonista del Novecento musicale europeo, innovatore (col riallacciarsi peraltro alla più antica delle tradizioni italiane, quella della Camerata dei Bardi) nel campo del melodramma: genere nel quale ha lasciato tra le testimonianze in assoluto più significative del nostro secolo, anche per le collaborazioni di alto livello realizzate (si pensi solo a D'Annunzio). Figura di primissimo piano anche nel campo della didattica. In più di un caso, insomma, si può seguire passo passo la genesi di composizioni di straordinario rilievo, delle quali, grazie all'acribia autofilologica dell'autore, si sono conservate le principali tappe di lavorazione. L'archivio si concentra sull'attività di Pizzetti come autore di opere, campo nel quale l'esempio e la teorizzazione del compositore emiliano funsero da modello per un'intera generazione di musicisti; l'ultima stagione di Pizzetti risulta così documentata, anche per l'abitudine - da parte del compositore - di datare tutte le fasi del lavoro, si può dire giorno per giorno. Si conservano copie in chiaro, interamente autografe e rilegate in grandi volumi in-4, delle seguenti opere: Assassinio nella cattedrale, da Eliot (due volumi: il primo, incipit: 22-29 luglio 1956-14 aprile 1957, 218 pp.; il secondo, 21 aprile 1957-11 agosto 1957, 205 pp.); BIVanna Lupa, opera completa ridotta per canto e pianoforte (377 pp. n.n., in chiaro, s.d.); Ifigenia, tragedia musicale radiofonica (incipit: 27 aprile 1950; explicit: 19 luglio 1950, 241 pp. in-4, con diverse correzioni); Il calzare d'argento, da Bacchelli (due volumi: il primo, 1 giugno 1959-2 dicembre 1959, 236 pp. in chiaro; il secondo: 13 marzo 1960- 7 settembre 1960, 268 pp.), e l'estrema Clitennestra (due volumi: il primo, 27 maggio 1962-9 maggio 1963, 304 pp. con molte correzioni; il secondo: 1 giugno 1963-14 marzo 1964, 342 pp. con molte correzioni).
A questi materiali, come detto nell'ultima versione autografa e rilegata - e che tuttavia, come si è visto nel caso della Clitemnestra, testimoniano di un ossessivo labor limae anche sull'ultima stesura -, vanno aggiunti i materiali preparatori o gli scarti (a loro volta rilegati) di Clitennestra (25 aprile 1964 la raccolta), e dell'atto unico incompiuto Povera gente (29 Agosto 1955 la raccolta dei materiali). Anche in questo caso la coscienza autofilologica del musicista ha salvato un dossier di capitale importanza per la comprensione di una parabola creativa inimitabile, e tutta da riscoprire. Nel suo complesso, un archivio di importanza storica. Quasi tremila pagine di musica.