Giuseppe Uncini (1929-2008)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more DA UN IMPORTANTE COLLEZIONISTA PRIVATO EUROPEO
Giuseppe Uncini (1929-2008)

Cementarmato

Details
Giuseppe Uncini (1929-2008)
Cementarmato
firma, titolo, data e iscrizione G. UNCINI CEMENTOARMATO N. 19 Agosto 1961 Roma (sul retro)
cemento e ferro
cm 110x161x10
Eseguito nel 1961
Provenance
Galleria Christian Stein, Torino
Galleria l’Elefante, Treviso
Collezione privata, Torino
Ivi acquisito dall’attuale proprietario nel 1999
Literature
G. M. Accame, Uncini, Novara 1996, p. 96 (illustrato); p. 266, n. 96
M. Faith, Uncini, cat. della mostra a Mannheim, Städtishe Kunsthalle, 2001-2002, p. 109 (illustrato)
B. Corà, Uncini, Catalogo ragionato, Milano 2008, p. 227, n. 61-021 (illustrato)
B. Della Casa, Collezione Christian Stein. Una storia dell’arte italiana, Milano 2010, p. 251 (illustrata in foto d’epoca)
Exhibited
Torino, Galleria Christian Stein, Giuseppe Uncini: opere dal 1959 ad oggi: novembre ‘68, 1969-1970, cat.
Special notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.
Further details
PROPERTY OF AN IMPORTANT PRIVATE EUROPEAN COLLECTOR

'CEMENTARMATO' (REINFORCED CONCRETE); SIGNED, TITLED, DATED AND INSCRIBED ON THE REVERSE; CONCRETE AND IRON

L’opera non richiede Attestato di Libera Circolazione al fine della sua esportazione.
This work does not require an export license.

Lot Essay

"Chi fa arte deve riflettere a fondo sui materiali che usa, per poter esprimere un significato reale.”

"Who is making art has to think deeply about the materials to be used, so that he can express a real meaning".
GIUSEPPE UNCINI


Monolitica, monumentale e imponente nello spazio che l'accoglie, l'opera Cementoarmato di Giuseppe Uncini appartiene a una delle serie che hanno contraddistinto la carriera dell'artista, i Cementarmati per l'appunto: in essi Uncini evitava le convenzioni pittoriche e scultoree usando il cemento per dare una forma nuova all'oggetto artistico in modo che ne sfidasse esplicitamente la definizione. Nell'utilizzare materiali industriali non convenzionali come i suoi strumenti artistici, Uncini, al pari di Alberto Burri, ha forgiato una forma completamente nuova di creazione artistica. Autodefiniti e autoriflessivi, questi lavori spalancavano lo sguardo dello spettatore verso un potenziale artistico che non giaceva su superfici pittoriche o dipinte sulla tela ma, al contrario, in materiali e oggetti da cui era circondato nella quotidianità. Un concetto che ebbe un enorme impatto sia presso i protagonisti dell'Arte Povera sia presso i Minimalisti.

Uncini utilizzò, insieme al cemento, barre di ferro e reti metalliche per creare l'imponente struttura di Cementoarmato. Sotto diversi punti di vista, la struttura e l'apparenza di questo lavoro conducono al tempo stesso a una riflessione e a una evocazione dell'industrializzazione e della rapida modernizzazione che stava avvenendo in Italia nel periodo post bellico. La Penisola stava vivendo un boom senza precedenti nell'industria e nelle infrastrutture, le città si erano trasformate in moderne metropoli urbane. Uncini era consapevole delle relazioni esistenti tra il suo lavoro in cemento e l'uso civico di quel materiale industriale, e riconosceva in entrambi i contesti l'innato bisogno umano di creare e costruire. In questo modo, Cementoarmato e le restanti opere di questa serie risultano monumenti di grande rilevanza per questa nuova epoca, l'incarnazione di una nuova forma d'arte grezza ed elementare.


Monolithic, monumental and casting a commanding presence throughout the space it inhabits, Giuseppe Uncini’s Cementoarmato is one of a career-defining series known as the Cementarmati (‘Reinforced Concrete Works’), in which the artist eschewed pictorial and sculptural convention by using concrete to create a new form of art object that defied definition. In taking unorthodox, industrial materials as his artistic tools, Uncini, like Alberto Burri, forged an entirely new form of art making. Self-defining and self-reflexive, these works opened the viewer’s eyes to the artistic potential that lay not in superficial images painted or drawn upon a canvas, but in the materials and objects that surround us every day; a concept that was to have an enormous impact both on the protagonists of Arte Povera, as well as on Minimalism.

Together with cement, Uncini has used iron rods and wire netting to create the imposing structure of Cementoarmato. In many ways, the structure and appearance of this work is both reflective and evocative of the industrialisation and rapid modernisation that was occurring all over Italy in the post-war era. Italy was experiencing an unprecedented boom in industry and infrastructure, as cities were transformed into modern urban metropolises.
Uncini was well aware of the links between his works in cement and the civic use of this industrial material, recognising in both man’s innate need to create and to construct. In this way, Cementarmato, along with the rest of this series, stand as powerful monuments to this new epoch, the embodiment a new raw and elemental form of art.

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