Giuseppe Uncini (1929-2008)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Giuseppe Uncini (1929-2008)

Ombra di due travi poggiate MT. 5

Details
Giuseppe Uncini (1929-2008)
Ombra di due travi poggiate MT. 5
cemento e laminato legno
cm 200x50x40
Realizzata nel 1973
Opera registrata presso l'Archivio Giuseppe Uncini, Trevi, n. 73-013
Provenance
Galleria Ferrari, Verona
Ivi acquisito dall'attuale proprietario
Literature
B. Corà, Uncini. Catalogo ragionato, Milano 2007, p. 275, n. 73-013 (illustrato)
Exhibited
Milano, Studio Marconi, Uncini. Opere dal 1959 al 1973, 1973, cat., n. 52 (con titolo MT. 5)
Bologna, Palazzo della Cultura e dei Congressi, Il futuro presente. Arte contemporanea italiana dalle collezioni private, 1989, cat., p. 12 (illustrato, con titolo Senza titolo)
Verona, Palazzo della Ragione, Il settimo splendore. La modernità della malinconia, 2007, cat., p. 259, n. 237 (illustrato, con titolo Ombra di due parallelepipedi); p. 390
Special notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.
Further details
'OMBRA DI DUE TRAVI POGGIATE MT. 5' (SHADOW OF TWO LEANING BEAMS MT. 5); CONCRETE AND LAMINATED WOOD

Lot Essay

“Quando ho visto le prime opere della minimal americana la mia vocazione era già segnata da molti anni dall’idea di monocromo e di materia che noi giovani avevamo appreso da Burri [...] le sue superfici non erano illusioni, erano materia che diventava forma. È stata l’idea di usare la materia in modo appropriato a far nascere i miei primi cementi armati [...] Il mio progetto era di intendere la geometria in questo modo, un prendere forma di materie nello spazio secondo un pensiero”.

"When I saw the early works of the American minimalist movement, my vocation had already been marked – for many years – by the idea of ​​monochrome and matter that we young people had learned from Burri [...] his surfaces were not illusions, they were matter that became form. It was this concept of ​​using matter appropriately that give birth to my first reinforced concrete works [...] My creative aim was to understand geometry in this way, allowing matter to take shape in a space through a thought ".
GIUSEPPE UNCINI

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