Lot Essay
Fratello maggiore e presunto maestro del noto 'Cavalier Calabrese', Gregorio si trasferì da Taverna a Roma intorno al 1628, dove svolse una carriera pittorica di successo durata più di quarant'anni. Il presente dipinto, opera esemplare di Gregorio sia per la cromia che per i tratti fisionomici delle figure, sembra databile intorno al 1640. L'opera dimostra un rapporto stilistico con il 'Tributo' di Mattia, ora a Milano, Pinacoteca di Brera, che viene datato circa il 1635 (c.f. J. T. Spike, Mattia Preti, Firenze, 1999, n. 97, p. 182, ill.). Gregorio trattò l'argomento una seconda volta, e in modo molto simile al presente dipinto, alcuni anni dopo nel 1640 (cf. J. Spike, Mattia e Gregorio a Taverna. Catalogo completo delle opere, Taverna, 1998, p. 119, fig. 4).
Il presente dipinto è corredato da una perizia di John T. Spike in cui lo studioso conferma l'attribuzione a Gregorio Preti. Spike ritiene il dipinto 'inedito e del tutto autografo' e quindi 'una riscoperta di notevole importanza'. Lo studioso citerà il 'Tributo' nel suo catalogo completo delle opere dell'artista e sarebbe molto lieto di poterlo esporre nella mostra di Gregorio Preti che avrà luogo a Taverna nel 2003.
Il presente dipinto è corredato da una perizia di John T. Spike in cui lo studioso conferma l'attribuzione a Gregorio Preti. Spike ritiene il dipinto 'inedito e del tutto autografo' e quindi 'una riscoperta di notevole importanza'. Lo studioso citerà il 'Tributo' nel suo catalogo completo delle opere dell'artista e sarebbe molto lieto di poterlo esporre nella mostra di Gregorio Preti che avrà luogo a Taverna nel 2003.