Plinio Nomellini (Italia 1866-1943)
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Plinio Nomellini (Italia 1866-1943)

La nave corsara

Details
Plinio Nomellini (Italia 1866-1943)
La nave corsara
parte superiore firmata 'P.Nomellini' (in basso a sinistra); parte inferiore firmata 'P. Nomellini' (in alto a sinistra)
olio su tela e su tavola
parte superiore 150 x 100 cm.; parte inferiore 38 x 100 cm.
sulla cornice reca scritta 'In procellis et ruinis'.
Literature
Catalogo mostra, VII Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia/Catalogo illustrato, Venezia, 1907, p. 129 n. 19; V. Pica, L'Arte Mondiale alla VII Esposizione di Venezia, Bergamo, 1907, pp. 354-356, 386; 'Studio talk. Florence Plinio Nomellini', The Studio, LXVI, 272, 15 novembre 1915, p. 140; A cura di Gibelli-F.Rella, L'Età del Divisionismo, Milano, 1990, p.82; A cura di E.B. Nomellini, Catalogo mostra, Plinio Nomellini/I colori del sogno, Museo civico 'G. Fattori', Torino, 1998, n. 32.
Special notice
Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's, for each lot, is calculated in the following way: 24% on the hammer price of the first € 110.000,00 18,5% on the hammer price for any amount in excess of € 110.000,00

Lot Essay

Di questo grande artista non ancora sufficentemente apprezzato, maestro del divisionismo, quindi interprete di tematiche simboliste, presentiamo questa opera di eccezionale importanza, esposta nella celebre "Sala del Sogno" alla Biennale di Venezia del 1907, (documentata anche dalle fotografie dell'epoca) sala proposta dal segretario generale dell'esposizione Antonio Fradeletto, che cosi ne scrisse: "Sala Internazionale dell'Arte Idealistica - Plinio Nomellini, pittore - Gallileo Chini, pittore - Edoardo De Albertis, scultore - (in questa sala, concezione novissima, saranno collocate le opere degli artisti che concepiscono l'arte non come una riproduzione della realtà ma come una corsa nei campi dell'ideale.)"
Il tema storico ideale caratterizza l'opera - esposta accanto alle altre tele dell'artista "Garibaldi", "Alba di gloria" e "Gli insorti" - in quella ripresa idealistica che investe la cultura italiana sul finire del secolo, per cui al simbolismo 'decadente' si sostituice un simbolismo allegorico di significato morale, rivolto a restituire cadenze epiche all'arte.
In questa tela eda apprezzare in particolare la complessità e saldezza dell'impianto compositivo, la raffinata, classicheggiante orchestrazione delle gamme coloristiche.