Lot
413
BATTISTI, Cesare (1875-1916). Bellissimo documento autografo del martire dell'Indipendenza trentina. Si tratta di una grande pagina folio contenente appunti (oggi diremmo una scaletta) preparata per un comizio presumibilmente elettorale, dal titolo Il sentimento nazionale (con parti sottolineate): Ognuno ha una predilezione: ognuno ha preferenze, suscettibilità, pregiudizi. Il sentimento nazionale non è una formula matematica, è un complesso di sentimenti; di affetti, che ci pervengono dalla tradizione - dall'ambiente. Ma quando un partito provato per decenni è continuamente su questa direttiva e tutte le critiche si riducono ad un voto di concessione, mentre di fronte sta un'ininterrotta difesa dell'italianità, noi concludiamo: che essi sono più benemeriti di molti confratelli del regno che sbagliano che il chiedere a noi di staccarci da loro è domandare un isolamento ridicolo, è respingere gli alleati, gli amici. Chi ha difeso l'Italia nel parlamento e nella stampa di fronte alle contumelie di reazionari cattolici, dei papalini di Vienna? I socialisti! (il discorso è situabile all'altezza dei primi anni del 1900). Unito, biglietto autografo firmato della vedova Ernesta.
Estimate
EUR 350 - EUR 400
BATTISTI, Cesare (1875-1916). Bellissimo documento autografo del martire dell'Indipendenza trentina. Si tratta di una grande pagina folio contenente appunti (oggi diremmo una scaletta) preparata per un comizio presumibilmente elettorale, dal titolo Il sentimento nazionale (con parti sottolineate): Ognuno ha una predilezione: ognuno ha preferenze, suscettibilità, pregiudizi. Il sentimento nazionale non è una formula matematica, è un complesso di sentimenti; di affetti, che ci pervengono dalla tradizione - dall'ambiente. Ma quando un partito provato per decenni è continuamente su questa direttiva e tutte le critiche si riducono ad un voto di concessione, mentre di fronte sta un'ininterrotta difesa dell'italianità, noi concludiamo: che essi sono più benemeriti di molti confratelli del regno che sbagliano che il chiedere a noi di staccarci da loro è domandare un isolamento ridicolo, è respingere gli alleati, gli amici. Chi ha difeso l'Italia nel parlamento e nella stampa di fronte alle contumelie di reazionari cattolici, dei papalini di Vienna? I socialisti! (il discorso è situabile all'altezza dei primi anni del 1900). Unito, biglietto autografo firmato della vedova Ernesta.