BELLINZONA. COSSIONUS, NICOLAUS, STATUTA CIVILIA COMMUNITATIS, ET COMITATUS BELLINZONAE NOVISSIME REFORMATA ANNO 1692, ET 1694. PER ME JURIS UTRIUSQUE DOCTOREM NICOLAUM COSSONIUM EXSCRIPTA, CORRECTA, ET CONCORDATA CUM VOLUMINE STATUTORUM EXISTENTIUM IN PALATIO JURIS ET AULA CONSILIJ BELLINZONAE 1702, ET ETATIS MEAE LXII SUM ESSEM GIUBIASCI REFUGIATUS DONGO MEA PATRIA POST DEPOPULATA A GALLIS ANNO 1701 DIE SEPTEMBRIS BONA, ET COMBUSTAS DOMOS NEAS. MANOSCRITTO CARTACEO DI 582 PAGINE NUMERATE IN ANTICO (BIANCHE LE 561-580); FRONTESPIZIO ENTRO UNA CORNICE RUSTICA ORNATA IN INCHIOSTRO ROSSO; LEGATURA IN PIENA PELLE ANTICA, FILETTI E FREGI IMPRESSI A FREDDO, GRANDI NERVI AL DORSO. LA RACCOLTA DEGLI STATUTI CIVILI DI BELLINZONA, LA CITTADINA SULLA RIVA DEL TICINO A LUNGO SOTTOPOSTA AL POTERE TEMPORALE DEL VESCOVO DI COMO, è DI PARTICOLARE IMPORTANZA SOPRATTUTTO DATA LA SUA POSIZIONE, CHE NE HA SEMPRE FATTO LUOGO DI PASSAGGIO E SEDE DI COMMERCI. LA RACCOLTA DEGLI STATUTI (TANTO CIVILI CHE CRIMINALI) SEGUE LE RIFORME DEL 1692 E DEL 1694, CHE CONSENTONO DI FARE UN RITRATTO DELLA COMUNITà TICINESE, DEI SUOI AFFARI E DELLE SUE CONVENZIONI. IL LUNGO TESTO PRESENTA A MARGINE ANCHE UNA SERIE DI POSTILLE DELLA STESSA MANO.