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Lot Essay
NEL 1960, ASSIEME ALL'ARCHITETTO RAZIONALISTA LUIGI MORETTI E ALLA COLLEZIONISTA TORINESE ADA MINOLA, MICHEL TAPIè FONDA A TORINO LO INTERNATIONAL CENTER OF AESTHETIC RESEARCH (ICAR), DAL QUALE PROVENGONO I DIPINTI QUI ESPOSTI.
NATO NEL 1909, "SOTTO IL SEGNO DEI PESCI ALL'ORA DEL Tè", COME LUI STESSO EBBE A SCRIVERE, MICHEL TAPIè DE CELEYRAN è STATO UNO DEI PIù IMPORTANTI SCOPRITORI E CONOSCITORI DELL'ARTE CHE OGGI CONOSCIAMO SOTTO IL NOME DI INFORMALE, MA CHE EGLI PREFERIVA DEFINIRE ART AUTRE, A SOTTOLINEARE L'ALTERITà RISPETTO ALL'UFFICIALITà ARTISTICA E ALLE ESTETICHE CONSOLIDATE, ANCHE QUELLE DELL'ARTE MODERNA. DOPO AVER COMPIUTO I PRIMI PASSI NELL'AMBITO DEL DADAISMO, CON SODALIZI ARTISTICI IMPORTANTI CON PERSONAGGI DEL CALIBRO DI FRANCIS PICABIA E TRISTAN TZARA, INIZIA A DIFFONDERE A PARIGI E NEL MONDO L'ARTE INFORMALE DI WOLS, FAUTRIER E DUBUFFET, E FA CONOSCERE PER PRIMO IN EUROPA L'ASTRO NASCENTE DI JACKSON POLLOCK. LA SUA MULTIFORME ATTIVITà DI CRITICO-ARTISTA-GALLERISTA (MA LUI SI DEFINIRà FINO ALL'ULTIMO UN AMATEUR D'ART), CHE LO PORTERà A VIAGGIARE INSTANCABILMENTE PER IL MONDO INTERO, TROVA UN IMPORTANTE PUNTO FERMO IN ITALIA. A TORINO DAL 1956, TAPIè COLLABORA CON LA GALLERIA NOTIZIE DI LUCIANO PISTOI E SVOLGE UNA INESAUSTA ATTIVITà EDITORIALE ED ESPOSITIVA. L'ICAR è STRUTTURATO COME UN'ESPOSIZIONE PERMANENTE IN SPAZI DI TIPO MUSICALE NEL CENTRO DI TORINO, CORREDATA DA MOSTRE PERSONALI (TRA L'ALTRO DEGLI ITALIANI FONTANA, CAPOGROSSI, GALLIZIO), INCONTRI CON LA MUSICA E LA DANZA D'AVANGUARDIA, CONFERENZE, CHE FANNO DELLA CITTà SUBALPINA UN CROCEVIA EUROPEO DELLA CONTEMPORANEITà.
UN INCONTRO SIGNIFICATIVO DI TAPIè è QUELLO CON GLI ARTISTI GIAPPONESI DEL GRUPPO GUTAI, ANIMATO DA YIRO YOSHIHARA, CHE IL CRITICO FRANCESE PORTA PER PRIMO IN EUROPA, IN UNO SFORZO DI GLOBALIZZAZIONE CULTURALE CHE HA PRECORSO I TEMPI. I LAVORI DI PITTORI COME INSHO DOMOTO, SADAMASA MOTONAGA, YASHUO SUMI E NUMEROSI ALTRI, LEGATI ALL'ESTETICA ZEN COME ALL'AVANGUARDIA OCCIDENTALE, NON POTREBBERO MEGLIO RAPPRESENTARE IL PENSIERO DI UNO STRAORDINARIO TEORICO E AGITATORE CULTURALE COME TAPIè, CHE PER TUTTA LA VITA HA INSEGUITO UN'IDEA DI ARTE LA QUALE, CON LE SUE STESSE PAROLE, "NON HA MOLTO DA SPARTIRE CON IL GODIMENTO, MA PIUTTOSTO CON LA PIù VERTIGINOSA PROVA CHE MAI SIA STATA DATA ALL'UOMO DA AFFRONTARE, CHE è QUELLA DI CHINARSI SU SE' STESSO SENZA PARAPETTO".
NATO NEL 1909, "SOTTO IL SEGNO DEI PESCI ALL'ORA DEL Tè", COME LUI STESSO EBBE A SCRIVERE, MICHEL TAPIè DE CELEYRAN è STATO UNO DEI PIù IMPORTANTI SCOPRITORI E CONOSCITORI DELL'ARTE CHE OGGI CONOSCIAMO SOTTO IL NOME DI INFORMALE, MA CHE EGLI PREFERIVA DEFINIRE ART AUTRE, A SOTTOLINEARE L'ALTERITà RISPETTO ALL'UFFICIALITà ARTISTICA E ALLE ESTETICHE CONSOLIDATE, ANCHE QUELLE DELL'ARTE MODERNA. DOPO AVER COMPIUTO I PRIMI PASSI NELL'AMBITO DEL DADAISMO, CON SODALIZI ARTISTICI IMPORTANTI CON PERSONAGGI DEL CALIBRO DI FRANCIS PICABIA E TRISTAN TZARA, INIZIA A DIFFONDERE A PARIGI E NEL MONDO L'ARTE INFORMALE DI WOLS, FAUTRIER E DUBUFFET, E FA CONOSCERE PER PRIMO IN EUROPA L'ASTRO NASCENTE DI JACKSON POLLOCK. LA SUA MULTIFORME ATTIVITà DI CRITICO-ARTISTA-GALLERISTA (MA LUI SI DEFINIRà FINO ALL'ULTIMO UN AMATEUR D'ART), CHE LO PORTERà A VIAGGIARE INSTANCABILMENTE PER IL MONDO INTERO, TROVA UN IMPORTANTE PUNTO FERMO IN ITALIA. A TORINO DAL 1956, TAPIè COLLABORA CON LA GALLERIA NOTIZIE DI LUCIANO PISTOI E SVOLGE UNA INESAUSTA ATTIVITà EDITORIALE ED ESPOSITIVA. L'ICAR è STRUTTURATO COME UN'ESPOSIZIONE PERMANENTE IN SPAZI DI TIPO MUSICALE NEL CENTRO DI TORINO, CORREDATA DA MOSTRE PERSONALI (TRA L'ALTRO DEGLI ITALIANI FONTANA, CAPOGROSSI, GALLIZIO), INCONTRI CON LA MUSICA E LA DANZA D'AVANGUARDIA, CONFERENZE, CHE FANNO DELLA CITTà SUBALPINA UN CROCEVIA EUROPEO DELLA CONTEMPORANEITà.
UN INCONTRO SIGNIFICATIVO DI TAPIè è QUELLO CON GLI ARTISTI GIAPPONESI DEL GRUPPO GUTAI, ANIMATO DA YIRO YOSHIHARA, CHE IL CRITICO FRANCESE PORTA PER PRIMO IN EUROPA, IN UNO SFORZO DI GLOBALIZZAZIONE CULTURALE CHE HA PRECORSO I TEMPI. I LAVORI DI PITTORI COME INSHO DOMOTO, SADAMASA MOTONAGA, YASHUO SUMI E NUMEROSI ALTRI, LEGATI ALL'ESTETICA ZEN COME ALL'AVANGUARDIA OCCIDENTALE, NON POTREBBERO MEGLIO RAPPRESENTARE IL PENSIERO DI UNO STRAORDINARIO TEORICO E AGITATORE CULTURALE COME TAPIè, CHE PER TUTTA LA VITA HA INSEGUITO UN'IDEA DI ARTE LA QUALE, CON LE SUE STESSE PAROLE, "NON HA MOLTO DA SPARTIRE CON IL GODIMENTO, MA PIUTTOSTO CON LA PIù VERTIGINOSA PROVA CHE MAI SIA STATA DATA ALL'UOMO DA AFFRONTARE, CHE è QUELLA DI CHINARSI SU SE' STESSO SENZA PARAPETTO".