![[BODONI]. Descrizione delle feste celebrate in Parma l'anno MDCCLXIX per le auguste nozze di Sua Altezza Reale l'Infante Don Ferdinando colla Reale Arciduchessa Maria Amalia. Parma: Stamperia Reale, [1769].](https://www.christies.com/img/LotImages/2000/RMA/2000_RMA_02376_0030_000(011604).jpg?w=1)
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[BODONI]. Descrizione delle feste celebrate in Parma l'anno MDCCLXIX per le auguste nozze di Sua Altezza Reale l'Infante Don Ferdinando colla Reale Arciduchessa Maria Amalia. Parma: Stamperia Reale, [1769].
2o imperiale. Antiporta incisa in rame, frontespizio con grande vignetta alle armi Borbone fiancheggiate dai leoni di Spagna, 5 testate, 8 capilettera e 19 finalini incisi in rame, testo su due colonne in italiano e francese, 37 tavole fuori testo incise in rame di cui 6 a doppia pagina, la tavola del Cavaliere incognito nero è duplicata tra le carte 56 e 57. LEGATURA coeva in bazzana marrone ALLE ARMI BORBONE, decorazione dorata, sui piatti cornice marginale di tre filetti, cornice di palmetta ripetuta in serie, al centro ovale fitomorfo contenente lo stemma dei Borboni sormontato da corona e circondato dal collare dell'Ordine del Toson d'Oro, dorso a 7 nervi, sui compartimenti titolo in oro su tassello rosso e cornici a motivi floreali con al centro alternati una torre, un leone e un giglio, unghiature con doppio filetto ondulato, tagli rossi (sapienti restauri alle cuffie e alle cerniere).
ESEMPLARE DI DEDICA DI ECCEZIONALE BELLEZZA, SPLENDIDA LA LEGATURA, FRESCHISSIME LE IMPRESSIONI, OTTIMO LO STATO DI CONSERVAZIONE.
Brooks 6 Forse il più attraente di tutti i libri di Bodoni per la bellezza delle figure. Sempre Brooks segnala che ne furono tirate solo 2 edizioni, ciscuna di 400 copie, che però non risultano in vendita nei cataloghi del Bodoni, rivelando che l'opera fu ben presto esaurita. In occasione delle nozze tra il duca di Borbone e Amalia d'Asburgo, sorella dell'imperatore, Eurimond Alexandre Petitot, architetto e disegnatore nato a Lione nel 1727 ed ormai all'apice della sua carriera di architetto di corte, incontra il giovane Bodoni, solo da un anno in città come nuovo direttore della Stamperia Reale, e quindi all'esordio della sua gloriosa attività. Le Feste sono la seconda opera in cui i due collaborano e Petitot vi figura non solo quale inventore e realizzatore dei complessi progetti architettonici, ma anche come scenografo, costumista e decoratore, avendo fornito i disegni delle molte illustrazioni dell'opera, magistralmente rese da Benigno Bossi, principale riproduttore all'acquaforte. L'eco delle feste e della loro pubblicazione fu molto vasto. Jean Pierre Mariette si stupiva à voir sortir d'une imprimerie naissante un livre si parfaitement exécuté dans toutes ses parties...un chef-d'oeuvre. Maria Antonietta confessava alla sorella Maria Amalia di aver spesso sfogliato il beau livre per ritrovarsi con lei, concludendo che L'Italie, comme me le répétais si souvent le bon Métastase, est toujours le pays des Arts (Voight de Honolstein, Correspondance inédite de Marie-Antoinette, Parigi, 1864, lettera del 5 ottobre 1770).
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ESEMPLARE DI DEDICA DI ECCEZIONALE BELLEZZA, SPLENDIDA LA LEGATURA, FRESCHISSIME LE IMPRESSIONI, OTTIMO LO STATO DI CONSERVAZIONE.
Brooks 6 Forse il più attraente di tutti i libri di Bodoni per la bellezza delle figure. Sempre Brooks segnala che ne furono tirate solo 2 edizioni, ciscuna di 400 copie, che però non risultano in vendita nei cataloghi del Bodoni, rivelando che l'opera fu ben presto esaurita. In occasione delle nozze tra il duca di Borbone e Amalia d'Asburgo, sorella dell'imperatore, Eurimond Alexandre Petitot, architetto e disegnatore nato a Lione nel 1727 ed ormai all'apice della sua carriera di architetto di corte, incontra il giovane Bodoni, solo da un anno in città come nuovo direttore della Stamperia Reale, e quindi all'esordio della sua gloriosa attività. Le Feste sono la seconda opera in cui i due collaborano e Petitot vi figura non solo quale inventore e realizzatore dei complessi progetti architettonici, ma anche come scenografo, costumista e decoratore, avendo fornito i disegni delle molte illustrazioni dell'opera, magistralmente rese da Benigno Bossi, principale riproduttore all'acquaforte. L'eco delle feste e della loro pubblicazione fu molto vasto. Jean Pierre Mariette si stupiva à voir sortir d'une imprimerie naissante un livre si parfaitement exécuté dans toutes ses parties...un chef-d'oeuvre. Maria Antonietta confessava alla sorella Maria Amalia di aver spesso sfogliato il beau livre per ritrovarsi con lei, concludendo che L'Italie, comme me le répétais si souvent le bon Métastase, est toujours le pays des Arts (Voight de Honolstein, Correspondance inédite de Marie-Antoinette, Parigi, 1864, lettera del 5 ottobre 1770).
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Si tratta di un esemplare di presentazione, e non di dedica come indicato in catalogo.