Lot Essay
Il dipinto è una versione inedita di un tema iconografico particolarmente frequente lungo tutto l'arco della produzione di Luca Giordano (cfr. O. Ferrari-G; Scavizzi, Luca Giordano - L'opera completa, Napoli, 1992, A198, p.272; A431, p.321; A530, p.335; A583, p.342; A687, p.355; D11, p.363; D55, p.367; D102, p.371, figg.274, 561, 739, 892, 968, 989, 1016). La materia pittorica del fondale giallo dorato, sul quale spiccano il blu del manto della Madonna e il rosso e il verde oliva delle tuniche di due angeli, nonché l'esecuzione rapida con pennellate quasi prive di colore, portano a datare il dipinto nella maturità del pittore, tra il decennio di attività spagnola (1692-1702) e l'estrema fase della sua attività napoletana (1702-1705).
La struttura della composizione fu reiterata da Giordano con numerose varianti nell'Assunzione a Guadalupe (Real Convento de San Jeronimo), in quella a Castrelos de Vigo (Pontevedra, Castello Municipale) e in quella a Madrid, (chiesa de los Descalzas Reales; per tutti questi dipinti cfr. O. Ferrari-G. Scavizzi, op. cit., nn. A583, A686, A687). Fra tutte le versioni la più vicina al presente dipinto sembra essere quella della chiesa del las Descalzas Reales, che rispetto ad esso mostra un'inversione speculare della posizione della Madonna ed una impostazione tardo-barocca molto spinta nella posizione degli angeli e nell'effetto 'sottinsù' della composizione. L'Assunta di Castrelos de Vigo è datata da Ferrari e Scavizzi a "circa 1700" (op. cit., A686, p.355), e probabilmente anche la versione di Madrid va collocata nella fase estrema del soggiorno spagnolo di Giordano, tra il 1698 e il 1702. Il presente dipinto può essere considerato una prima idea per l'Assunzione di Madrid, o in alternativa una rielaborazione operata da Giordano nell'ultima parte del suo percorso a Napoli, tra il 1702 e il 1705. L'interesse del pittore per questa composizione e per le sue risorse di spazialità 'infinita' è testimoniato anche da un disegno a Berlino (Kupferstickkabinett), ritenuto "di stile ovviamente cambiasesco" (O. Ferrari-G. Scavizzi, op. cit. D11, p.363).
La struttura della composizione fu reiterata da Giordano con numerose varianti nell'Assunzione a Guadalupe (Real Convento de San Jeronimo), in quella a Castrelos de Vigo (Pontevedra, Castello Municipale) e in quella a Madrid, (chiesa de los Descalzas Reales; per tutti questi dipinti cfr. O. Ferrari-G. Scavizzi, op. cit., nn. A583, A686, A687). Fra tutte le versioni la più vicina al presente dipinto sembra essere quella della chiesa del las Descalzas Reales, che rispetto ad esso mostra un'inversione speculare della posizione della Madonna ed una impostazione tardo-barocca molto spinta nella posizione degli angeli e nell'effetto 'sottinsù' della composizione. L'Assunta di Castrelos de Vigo è datata da Ferrari e Scavizzi a "circa 1700" (op. cit., A686, p.355), e probabilmente anche la versione di Madrid va collocata nella fase estrema del soggiorno spagnolo di Giordano, tra il 1698 e il 1702. Il presente dipinto può essere considerato una prima idea per l'Assunzione di Madrid, o in alternativa una rielaborazione operata da Giordano nell'ultima parte del suo percorso a Napoli, tra il 1702 e il 1705. L'interesse del pittore per questa composizione e per le sue risorse di spazialità 'infinita' è testimoniato anche da un disegno a Berlino (Kupferstickkabinett), ritenuto "di stile ovviamente cambiasesco" (O. Ferrari-G. Scavizzi, op. cit. D11, p.363).