Lot Essay
La figura e l'opera di Nicola Vaccaro, figlio del più famoso Andrea e impresario teatrale oltre che rilevante pittore a Napoli nella seconda metà del Seicento, è ancora poco studiata nonostante importanti contributi recenti (cf. C. Siracusano, Ai margini di un itinerario seicentesco a Napoli: aggiunte a Nicola Vaccaro, in Scritti in onore di Alessandro Marabottini, a cura di G. Barbera - T. Pugliatti - C. Zappia, Roma, 1997, pp. 231-244). Formatosi collaborando alle opere dell'ultima fase del padre, Nicola Vaccaro sviluppò una cifra di classicismo seicentesco che a Napoli fu tra le più originali alternative agli esiti di Luca Giordano e di Francesco Solimena; egli inoltre collaborò con sue figure a nature morte di grande dimensione di Abraham Brueghel (cf. la 'Ragazza con tre bambini che raccoglie frutti e fiori in un giardino' già presso Christie's, Londra, 18-IV-1997, lotto 120).
La composizione del presente dipinto è raffrontabile a brani di opere note di Nicola Vaccaro, come la donna che brinda seduta al centro delle 'Nozze di Cana' a Salerno, Museo Diocesano (riprodotta in N. Spinosa, La pittura napoletana del '600, Milano, 1984, tav. 866). Siamo grati alla Dottoressa Mariaclaudia Izzo, che dopo aver visionato il presente dipinto in originale ci comunica che a suo avviso esso è un importante autografo di Nicola Vaccaro, e che intende includerlo nel suo catalogo ragionato delle opere di Nicola Vaccaro, in preparazione. La Dottoressa Izzo propone una datazione tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta del Seicento, e avanza confronti con l' 'Angelo che appare ad Anna e Gioacchino' di Vaccaro già a New York, Sotheby's, 30-V-1991, lotto 38, firmato con monogramma.
La composizione del presente dipinto è raffrontabile a brani di opere note di Nicola Vaccaro, come la donna che brinda seduta al centro delle 'Nozze di Cana' a Salerno, Museo Diocesano (riprodotta in N. Spinosa, La pittura napoletana del '600, Milano, 1984, tav. 866). Siamo grati alla Dottoressa Mariaclaudia Izzo, che dopo aver visionato il presente dipinto in originale ci comunica che a suo avviso esso è un importante autografo di Nicola Vaccaro, e che intende includerlo nel suo catalogo ragionato delle opere di Nicola Vaccaro, in preparazione. La Dottoressa Izzo propone una datazione tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta del Seicento, e avanza confronti con l' 'Angelo che appare ad Anna e Gioacchino' di Vaccaro già a New York, Sotheby's, 30-V-1991, lotto 38, firmato con monogramma.