Lot Essay
La produzione paesistica di Antonio Marini, caratterizzata dalla "stupefacente libertà compositiva" e dalla "scrittura pittorica scioltissima", costituisce per Fausta Franchini Guelfi, e anche per Laura Muti e Daniele De Sarno Prignano (1994), il precedente culturale e formale delle ricerche di Magnasco intorno al 1728-30. A tale periodo della produzione del pittore genovese dovrebbe appartenere anche il presente dipinto con il suo pendant, qui offerto al lotto 486. Peraltro, secondo Muti e De Sarno Prignano, il paesaggio del presente dipinto e quello del suo pendant andrebbero ascritti ad un ignoto collaboratore del pittore non ancora identificato, e specializzato nella produzione di burrasche.