(Foscoliana) TEOTOCHI ALBRIZZI, Isabella (1760-1836). Bel gruppo di quattro lettere autografe firmate della scrittrice di Corfù, grande animatrice della vita culturale veneziana, promuovendo artisti e letterati neoclassici. Le lettere, tutte di una pagina 8° picc., sono comprese fra il 1810 e il 1825. Spicca naturalmente quella Venezia 3 Febbrajo 1810 indirizzata (indirizzo autografo al verso) à monsieur Ugo Foscolo Poste restante à Milan: dovrò dunque sapere male dagli altri alcune vostre obbiezioni confuse, e da voi che pur candidamente mi prometteste le correzioni vostre non dovrò saper nulla? cosa vuol dir ciò? ed avreste voi per avventura dato retta a chi vi disse che forse tali correzioni potrebbero non piacermi? e voi che tanto mi conoscete vi sareste lasciato imporre da chi punto, né poco mi conosce? mandatemi dunque tosto quella carta che avevate già letta e preparata e se mai lacerata l'aveste, abbiate la meritata pena di rifarla, e mandatemela. E sopra la sincerità di chi potrei mai contare se dubbia, o riservata divenisse dunque la vostra? (4)

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(Foscoliana) TEOTOCHI ALBRIZZI, Isabella (1760-1836). Bel gruppo di quattro lettere autografe firmate della scrittrice di Corfù, grande animatrice della vita culturale veneziana, promuovendo artisti e letterati neoclassici. Le lettere, tutte di una pagina 8° picc., sono comprese fra il 1810 e il 1825. Spicca naturalmente quella Venezia 3 Febbrajo 1810 indirizzata (indirizzo autografo al verso) à monsieur Ugo Foscolo Poste restante à Milan: dovrò dunque sapere male dagli altri alcune vostre obbiezioni confuse, e da voi che pur candidamente mi prometteste le correzioni vostre non dovrò saper nulla? cosa vuol dir ciò? ed avreste voi per avventura dato retta a chi vi disse che forse tali correzioni potrebbero non piacermi? e voi che tanto mi conoscete vi sareste lasciato imporre da chi punto, né poco mi conosce? mandatemi dunque tosto quella carta che avevate già letta e preparata e se mai lacerata l'aveste, abbiate la meritata pena di rifarla, e mandatemela. E sopra la sincerità di chi potrei mai contare se dubbia, o riservata divenisse dunque la vostra? (4)