Lot Essay
"L'opera s'inserisce all'esordio della presa di coscienza intellettuale ed operativa di Mario Nigro dell'esistenza di uno "spazio totale", secondo la formulazione dello stesso pittore, che dà il nome a un ciclo di opere realizzato nel decennio a venire.
"Spazio totale", ovvero multiplo, relativo, psicologico, virtualmente frammentato eppure simultaneo.
Espedienti atti alla configurazione di tale spazialità, che secondo l'autore, ma pure secondo il relativismo scientifico dallo stesso approfondito, preesiste all'opera, sono ben esemplati nel presente dipinto, strutturato sulla base di una modularità ritmico-tissulare di tasselli geometrici disposti secondo sequenze di contrasto al contempo cromatico e formale. Le componenti di ripetizione, variazione, vibrazione, nonché di contrasto simultaneo, garantiscono, mediante la stimolazione di un cinetismo visuale, la percezione dinamica in sede statica della tonalità spaziale, intesa come entità non solo della pittura ma della vita nel suo primario e più concreto manifestarsi.
(Guglielmo Gigliotti)
"Spazio totale", ovvero multiplo, relativo, psicologico, virtualmente frammentato eppure simultaneo.
Espedienti atti alla configurazione di tale spazialità, che secondo l'autore, ma pure secondo il relativismo scientifico dallo stesso approfondito, preesiste all'opera, sono ben esemplati nel presente dipinto, strutturato sulla base di una modularità ritmico-tissulare di tasselli geometrici disposti secondo sequenze di contrasto al contempo cromatico e formale. Le componenti di ripetizione, variazione, vibrazione, nonché di contrasto simultaneo, garantiscono, mediante la stimolazione di un cinetismo visuale, la percezione dinamica in sede statica della tonalità spaziale, intesa come entità non solo della pittura ma della vita nel suo primario e più concreto manifestarsi.
(Guglielmo Gigliotti)