Mario Nigro (1917-1992)
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Mario Nigro (1917-1992)

Ritmi contrastanti

Details
Mario Nigro (1917-1992)
Ritmi contrastanti
firmato e datato M. Nigro '52 (in basso a destra); firma, data e titolo M. Nigro, 52, Ritmi contrastanti (sul retro)
tempera verniciata su tela
cm 65x85
Eseguito nel 1952
Provenance
Studio Grossetti, Milano
ivi acquisito dall'attuale proprietario
Literature
F. Passoni, in "Segno", anno XXI, n. 147, Pescara, maggio 1996, p. 49 (illustrato)
Exhibited
Ludwigshaven am Rhein, Mario Nigro, Die Koustruktive Linie Von 1947 bis 1992, 27 marzo - 8 maggio 1994, p. 54, n. 18 (illustrato)
Bottrop, Joseph Albers Museum, Mario Nigro. Retrospettive, 18 settembre - 27 novebrre 1994
Parma, Galleria d'Arte Niccoli, MAC. Movimento Arte Concreta 1948-1958, 2 marzo - 4 maggio 1996, cat., p. 109, n. 53 (illustrato) Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Milano 1950-59. Il rinnovamento della pittura in Italia, 22 giugno - 21 settembre 1997, cat., p. 38, n. 7 (illustrato)
Roma, Acquario Romano, MAC/Espace. Arte Concreta in Italia e in Francia, 1948-1959, 19 maggio - 7 luglio 1999, cat., p. 145 (illustrato)
Firenze, Palazzo Strozzi, Continuità. Arte in Toscana 1945-1967, 25 gennaio - 5 maggio 2002, cat., pp. 117 e 163 (illustrato)
Roma, Museo del Corso, Movimento Arte Concreta. 1948-1952, 13 maggio - 31 agosto 2003, p. 62 e 63 (illustrato)
Special notice
Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's, for each lot, is calculated in the following way: 24% on the hammer price of the first € 110.000,00 18,5% on the hammer price for any amount in excess of € 110.000,00

Lot Essay

"L'opera s'inserisce all'esordio della presa di coscienza intellettuale ed operativa di Mario Nigro dell'esistenza di uno "spazio totale", secondo la formulazione dello stesso pittore, che dà il nome a un ciclo di opere realizzato nel decennio a venire.
"Spazio totale", ovvero multiplo, relativo, psicologico, virtualmente frammentato eppure simultaneo.
Espedienti atti alla configurazione di tale spazialità, che secondo l'autore, ma pure secondo il relativismo scientifico dallo stesso approfondito, preesiste all'opera, sono ben esemplati nel presente dipinto, strutturato sulla base di una modularità ritmico-tissulare di tasselli geometrici disposti secondo sequenze di contrasto al contempo cromatico e formale. Le componenti di ripetizione, variazione, vibrazione, nonché di contrasto simultaneo, garantiscono, mediante la stimolazione di un cinetismo visuale, la percezione dinamica in sede statica della tonalità spaziale, intesa come entità non solo della pittura ma della vita nel suo primario e più concreto manifestarsi.
(Guglielmo Gigliotti)