Felice Casorati (1886-1963)
" * " : Lots which have been imported to Italy (fr… Read more
Felice Casorati (1886-1963)

Natura morta - Limoni

Details
Felice Casorati (1886-1963)
Natura morta - Limoni
firmato Casorati (in basso a destra)
olio su tavola
cm 39x52,6
Eseguito nel 1930
Provenance
Collezione Mary Emlen Lowell Berkeley, Contessa di Berkeley
Literature
M. Bernardi, Le nuove vie della pittura italiana, in "La Stampa", 6 gennaio 1931
V. Costantini, La Quadreinnale, in "Il Secolo XIX", 16 gennaio 1931, p. 7
M. Sarfatti, Casorati, in "La Stampa", 30 ottobre 1931
M.M. Lamberti, P. Fossati (a cura di), Felice Casorati 1883-1963, Milano 1985, i. 136 (illustrato)
P. Fossati, "Nature morte di Casorati", in M.M Lamberti, Casorati, Milano 1989, p. 30
G. Bertolino, F. Poli, Felice Casorati - Catalogo generale - I dipinti, Torino 1995, p. 534, n 440 (illustrato)
Exhibited
Roma, I Quadriennale d'Arte Nazionale, 1931, n. 423
Special notice
" * " : Lots which have been imported to Italy (from outside the EU) on a temporary importation license. Hammer price: 24% on the hammer price of the first €150,000.00. 18.5% on the hammer price for any amount in excess of €150,000.00. 20% VAT on the premium, not applicable to Buyers resident outside the EU. However this VAT is not applicable if the lot has a Customs certificate of permanent importation. 10% VAT on the hammer price (deposit of VAT to be paid to Customs to receive the certificate of permanent importation). Refundable only with proof of exportation of purchase outside the EU within 3 months of the sale date. The Buyer will also be liable to pay interest on charges on the import tax from the date of importation as well as all expenses relating to the conversion of the temporary importation license into permanent one. Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.

Lot Essay

Si richiama l'attenzione sul simbolo (*) e si rimanda alla pagina "Condizioni di vendita" del catalogo
Limoni, la cui identificazione con l'opera n. 3 esposta alla I Quadriennale di Roma, nel 1931, sembra probabile ma purtroppo non accertabile, si presenta tuttavia come composizione coerente al gruppo di nature morte segnate in questo anno. Il suo rimando alle Mele posate sulla "Gazzetta del Popolo", dipinte nel 1928, è chiaro benchè differenziato qui da un'ulteriore accentuazione di frontalità voluta dall'economia del taglio prospettico. I tre frutti, posti ad angolo in corrispondenza con lo spigolo estremo del tovagliolo, paiono offrirsi a un pericoloso scivolo, trattenuti soltanto dalla griglia del tessuto a righe. Ma qui l'intreccio delle linee, che ricorda quello della tovaglia di Uova sulla tavola del 1919, non è più soltanto "un partito decorativo", quanto piuttosto il tracciato architettonico di un vero e proprio castello sorretto sull'equivalenza equilibrata di tutti gli elementi formali in gioco nella struttura (dal fondo scuro ai fogli di giornale, dalla pezzuola agli agrumi). Non è lontana la professione di fede che Casorati tributa, nel febbraio 1928, all'"umile oggetto" (mela, arancia, pomodoro, pentolino), modello "docile" ed "esigente" atto a servire "le più belle e libere architetture" (il riferimento è all'articolo La crisi delle arti figurative, firmato da Casorati per "La Stampa"). L'artista colloca i suoi "tre limoni di acido verde" (Sarfatti, 1931) concedendo un po' della loro evidenza forse solo mediante il colore. Il vero soggetto dell'opera rimane la calibratissima partizione interna, esito di quel misurare "nel tramite della natura morta, le distanze in cui inserire un racconto pittorico che non sia semplice impressione o documentazione d'oggetto", secondo quanto Paolo Fossati individua precisamente come tendenza di ricerca compiuta sul genere, sin dalla fine degli anni dieci (Fossati 1989, p. 34).
(da G. Bertolino, F. Poli, Felice Casorati - Catalogo generale - I dipinti, Torino 1995, p. 534)