Lot Essay
Lo scorcio ravvicinato del Castello di Envie si distingue per la sua nitida e accurata realizzazione che ha lo scopo di rendere una chiara testimonianza del revival neogotico diffusosi in tutta Europa nei decenni centrali del secolo XIX. L'intento celebrativo del dipinto non è limitato alle scelte di carattere artistico e architettonico ma è rivolta alla nobiltà sabauda in generale. Il proprietario del castello, il marchese Carlo Guasco di Castelletto, fu esponente di quell'aristocrazia sabauda che appoggiò e prese parte alle scelte in campo artistico e politico, aderendo agli ideali risorgimentali, di Carlo Alberto. Il pittore Carlo Piacenza, attivo nel circuito di aristocratici e artisti che segnò il rinnovamento della cultura sabauda, è fra i protagonisti della pittura di paesaggio in Piemonte. Il delicato disegno, le tenui tonalità della natura e dell'architettura, in perfetto stile trobaudour, partecipano a una delle stagioni intellettuali più fertili per la storia culturale della Nazione.
Il Castello di Envie nella valle del Po fu originariamente costruito nel 1260 per poi essere distrutto da un incendio nel 1412. Ricostruito e nuovamente demolito da Carlo Emanuele I, dopo molti anni in decadenza venne restaurato dal Conte Guasco del Castelletto nella seconda metà del XIX secolo. Il castello ospitò Silvio Pellico, che dedicò una poesia alla nobile Clementina Guasco.
Il Castello di Envie nella valle del Po fu originariamente costruito nel 1260 per poi essere distrutto da un incendio nel 1412. Ricostruito e nuovamente demolito da Carlo Emanuele I, dopo molti anni in decadenza venne restaurato dal Conte Guasco del Castelletto nella seconda metà del XIX secolo. Il castello ospitò Silvio Pellico, che dedicò una poesia alla nobile Clementina Guasco.