Details
Eccezionale e rara Cioccolatiera in argento, Napoli 1733, maestro argentiere Giuseppe Palmentiero (pag. 435 *), bollo consolare di Domenico De Blasio (pag. 100 *), G. Palmentiero fu uno dei più rappresentativi orafi-argentieri della prima metà del '700 a Napoli, fu eletto in diverse occasioni governatore e console della corporazione nel 1737-39-40-42 ebbe bottega alla Piazza Larga degli Orefici. Il suo bollo appare su numerose opere sia sacre che profane tutte di altissimo livello come il parato di candelieri eseguiti in lastra sbalzata nel 1754 per la cattedrale di Troia. La cioccolatiera, trasformata successivamente in caffettiera con il fissaggio della cimasa al coperchio, è aderente al linguaggio del primo settecento che alle estroverse esuberanze retoriche del Barocco preferisce una stesura geometrica di grande semplicità plastica e di evidente ripensamento "Classicheggiante". Il corpo piriforme poggiante su di una base circolare liscia è solcato da centinature verticali di sicuro effetto volumetrico, il manico ed il becco eseguiti in fusione a "cera persa" sono risolti con grande plasticità e raffinata soluzione dei particolari, il manico è ancora privo di isolamento termico e denuncia le indecisioni tecniche dei primi esemplari dei contenitori del caffè, tè e cioccolato nella cultura delle corti italiane all'inizio del settecento. La punzonatura è presente e ben leggibile sulla parte inferiore del corpo all'interno della base e sul coperchio vicino alla cimasa. La "ciappolatura" per il prelievo del saggio appare nella parte inferiore vicino ai bolli, sul manico e all'interno del coperchio. L'insieme di straordinaria armonia è confrontabile con altri rarissimi esempi di caffettiere e cioccolatiere napoletane di questo periodo di cui rappresenta l'esemplare più antico conosciuto. È privo di restauri e perfettamente conservato - alt. cm 24, peso gr. 778
Literature
Elio e Corrado Catello Argenti Napoletani dal XVI al XIX sec., edizioni d'Arte Giannini 1973