Fregoso, Federico (1480-1541)- Genovese, ma educato alla corte dei Montefeltro ad Urbino. Fratello del Doge Ottaviano, dal 1507 arcivescovo di Salerno e dal 1508 di Gubbio, e dal 1539 Cardinale. Nel 1516, come Ammiraglio Pontificio, sconfisse a Biserta il Corsaro Cortegoli. La sua fama resta però soprattutto legata alla sua presenza, come interlocutore fittizio, nei due dialoghi più importanti del Rinascimento, le Prose della volgar lingua di Pietro Bembo e Il Cortegiano di Baldassar Castiglione. A sua volta, compose un Trattato dell'orazione che finì nell'Indice dei libri proibiti. Bella l.f. ("Fr. tui amatissimus F.Fregosus") inlatino datata Eugubij IX kalen. octobris. 2 pp., in-folio. La lettera è indirizzata a Mons. Carpentras (trattasi di Jacopo Sadoleto, Segretario apostolico, scrittore e trattatista latino celebre, 1477-1547). Bellissima grande grafia cancelleresca. Lettera interessante ed erudita, circa argomenti di comune interesse uali gli studi sulle opere degli antichi Padri della Chiesa nonchàe degli "...hebreos autores ieiunos uidem, et inamanos, sed multis, magnisue misterijs refertos assidue prae manibus habemus: inuibus profecto minus proficimus, uam contendimus, Judaeamue seuimur fugientem...". Autografo rarissimo e di grande pregio.

細節
Fregoso, Federico (1480-1541)- Genovese, ma educato alla corte dei Montefeltro ad Urbino. Fratello del Doge Ottaviano, dal 1507 arcivescovo di Salerno e dal 1508 di Gubbio, e dal 1539 Cardinale. Nel 1516, come Ammiraglio Pontificio, sconfisse a Biserta il Corsaro Cortegoli. La sua fama resta però soprattutto legata alla sua presenza, come interlocutore fittizio, nei due dialoghi più importanti del Rinascimento, le Prose della volgar lingua di Pietro Bembo e Il Cortegiano di Baldassar Castiglione. A sua volta, compose un Trattato dell'orazione che finì nell'Indice dei libri proibiti. Bella l.f. ("Fr. tui amatissimus F.Fregosus") inlatino datata Eugubij IX kalen. octobris. 2 pp., in-folio. La lettera è indirizzata a Mons. Carpentras (trattasi di Jacopo Sadoleto, Segretario apostolico, scrittore e trattatista latino celebre, 1477-1547). Bellissima grande grafia cancelleresca. Lettera interessante ed erudita, circa argomenti di comune interesse uali gli studi sulle opere degli antichi Padri della Chiesa nonchàe degli "...hebreos autores ieiunos uidem, et inamanos, sed multis, magnisue misterijs refertos assidue prae manibus habemus: inuibus profecto minus proficimus, uam contendimus, Judaeamue seuimur fugientem...". Autografo rarissimo e di grande pregio.