MONTI, Vincenzo (1754-1828). Bellissima lettera autografa firmata, s.d. (timbro postale, sigillo in ceralacca e indirizzo autografo Alla Nobile Donna La Sig.a Contessa Violante Perticari Giacchi Pesaro, in quarta p.), una pagina 4o piena, fittamente vergata (più controfirma e rescritto manoscritto della corrispondente, in seconda p.): Sono le due dopo la mezza notte e tutti dormono un sonno profondo. Il tuo povero cieco è il solo che veglia e che curata, al meglio che potea, la sua brutta piaga, ti scrive. Riferisce di un viaggio in Romagna, durante il quale si aggiungono nuovi compagni di strada: E questi nuovi compagni sai tu chi sono? La mia buona e tenera moglie, che al passo della Conca abbiamo incontrata, Non ti dico la commozione che questo incontro mi ha fatta: ma tu che sai quanto il mio cuore senta al vivo le dimostrazioni d'affetto, massimamente de' miei più cari, puoi figurartelo. Splendido il post scriptum: Saluta anche affettuosamente il tuo antico disperato, e digli che due cose gli raccomando Giulio e Lucano. Di' ancora a Giulio che alla prima strofe della Canzone ho fatta un'altra variante, ma che ho in paura non sia Bragaldiana. Perciò l'abbandono al suo savio giudizio, ed è questa. Le rilucenti stole Varie di foggia risplendea ciascuna ......... ... Io che di queste ognuna Già vidi in marmi e in tele ec..