Giorgio de Chirico (1888-1978)
Where there is no symbol Christie's generally sell… Read more
Giorgio de Chirico (1888-1978)

Piazza d'Italia

Details
Giorgio de Chirico (1888-1978)
Piazza d'Italia
firmato in basso a sinistra G. de Chirico; titolo e firma sul retro Piazza d'Italia, Giorgio de Chirico
olio su tela
cm 30x40
Eseguito nel 1940 c.
Provenance
Galleria Rotta, Genova
Special notice
Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's, for each lot, is calculated in the following way: 24% on the hammer price of the first € 110.000,00 18,5% on the hammer price for any amount in excess of € 110.000,00
Sale room notice
Autentica su fotografia della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, in data 19 aprile 2003, n. 00240403OT. Opera eseguita nel 1965 c..
Photo-certificate of authenticity by Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Rome, dated 19 april 2003, n. 00240403OT. Executed in 1965.

Lot Essay

La Piazza d'Italia è uno dei soggetti più visitati della produzione metafisica di de Chirico, senz'altro uno dei più ricercati dal collezionismo in quanto particolarmente iconico dell'opera del Maestro. Fedele al mito dell' "eterno ritorno" nietzschiano, l'artista rielabora più volte e in anni diversi un tema a lui caro, rivelando la capacità di rimeditare la sua opera e la fedeltà alla matrice metafisica, che costituisce la parte più originale ed esssenziale della sua intera produzione.
L'architettura delle città e delle piazze d'Italia si caratterizza per un numero relativamente limitato di elementi che ne compongono la raffinata estetica. Nel quadro proposto la composizione è dominata dalle due prospettive dei palazzi con profonde arcate, divergenti dalla norma prospettica, dalla statua di un eroe del Risorgimento posta al centro su un fondale dove prendono corpo la torre conica con le bandierine, il trenino sbuffante, i viandanti che si salutano.
I fondali non hanno funzione di scansione degli spazi ma servono esclusivamente come suggestione magica. La piazza, così minuziosamente e realisticamente fissata, si trasforma in spazio dell'immaginazione e della memoria culturale, abitata solo da simulacri della figura umana, dominata da un'atmosfera straniata, surreale di inusitata assenza. Le ombre lunghe delle figure, della statua, di uno dei palazzi fissano il tempo nell'ora malinconica del tramonto. In quell'ora silenziosa l'atmosfera sospesa della piazza trova uno spessore quasi palpabile: il senso del vuoto acquista forma, l'assenza diventa presenza pittorica in un gioco ossimorico del doppio e della contraddizione - caro a de Chirico - che muove continuamente dal piano della teoria filosofica a quello della teoria pittorica, e viceversa