Lot Essay
Il soggetto del presente dipinto, tratto dagli Atti degli Apostoli (10, 34-48), simboleggia la vocazione universale della fede cristiana, riassunta nella frase di Pietro "Dio non fa differenza di persone" (10, 34) rivolta a ebrei e pagani uniti dalla presenza dello Spirito Santo. Siamo grati al Professor Ferdinando Arisi, che per il presente dipinto ci ha confermato l'attribuzione a Panini in una comunicazione scritta, basata sullo studio di riproduzioni a colori e in bianco e nero. Arisi situa il presente dipinto nella fase giovanile di Panini, al tempo della collaborazione con Alberto Carlieri, caratterizzata da una serie di opere in cui già predomina la tematica delle architetture d'invenzione impiegate come contesto di storie a tema sacro (cf. F. Arisi, Gian Paolo Panini e i fasti della Roma del '700, Roma, pp. 230-232, nn. 26-32). L'opera che funge da cardine per la ricostruzione di questo periodo del pittore, situabile nel primo decennio del Settecento, è la 'Predica di un apostolo' a Esztergom, Museo Cristiano.