Giacomo Francesco Cipper, il Todeschini (Feldkirch, Voralberg 1664-1736 Milano)
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Giacomo Francesco Cipper, il Todeschini (Feldkirch, Voralberg 1664-1736 Milano)

Giovane allevatore d'anatre

細節
Giacomo Francesco Cipper, il Todeschini (Feldkirch, Voralberg 1664-1736 Milano)
Giovane allevatore d'anatre
olio su tela, entro cornice intagliata e dorata
117 x 93 cm.
注意事項
Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's for each lot, is calculated in the following way: 24% on the hammer price of the first € 150,000,00 18.5% on the hammer price for any amount in excess of € 150,000,00.

拍品專文

L'attribuzione del presente dipinto è basata su raffronti con un gran numero di opere di Cipper (su cui si veda almeno M. S. Proni, Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini, Soncino, 1994). La ricerca di introspezione psicologica nella figura del ragazzino, il cui sguardo è fisso sullo spettatore mentre nutre le anatre, e la sicura definizione dei contrasti di luce ed ombra, portano a datare il dipinto nel primo decennio del Settecento, in una fase probabilmente non lontana dalla 'Scena di genere' firmata e datata 1705 (cf. M. Heimburger Ravalli, Bernhard Keilhau detto Monsù Bernardo, Roma, 1988, p. 135; qui pubblicato come in ubicazione ignota).
Cipper fu anche un abile specialista di natura morta, e la parte animalistica del presente dipinto lo dimostra appieno. L'osservazione dal vero della fauna è qui dimostrata dalla padronanza nella raffigurazione delle anatre, ma è anche evidente che il pittore si servì dei suoi disegni in più di un'occasione se ritroviamo la stessa anatra, accovacciata nell'angolo inferiore destro del presente dipinto, anche sullo sfondo del 'Contadino ferito' a Caserta, Palazzo Reale, firmato, che è parte di una serie di quattro grandi tele di tema popolaresco probabilmente prodotte per la Collezione Farnese [cf. R. Lattuada in Capolavori in festa. Effimero barocco a Largo di Palazzo (1683-1759), catalogo, Napoli, 1997, nn. 1.27-1.28, pp. 183-185]. Stesso discorso vale anche per il gruppo di tre anatre in primo piano, per quella che dorme e per quella che becca presso la scodella, abilmente assemblate in posizione diversa nel quadro di Caserta.