Lot Essay
Il dipinto è riferibile all'attività tarda di Pittoni e, più precisamente, alla attività tarda dell'artista veneziano. Puntuali confronti possono infatti stabilirsi, per quanto riguarda la figura del santo, con il San Giuseppe nella pala in San Giacomo dell'Orio a Venezia, probabilmente databile nel 1764 (Cfr. F. Zava Boccazzi, Pittoni, Venezia, 1979, p. 166, cat. 205, fig. 492). La nostra figura ne condivide infatti, oltre alla tipologia e alla partitura cromatica, l'intonazione chiara e poco contrastata che distingue le opere tarde di Giovan Battista Pittoni da quelle, forse più caratteristiche, della sua maturità ove forti accenti chiaroscurali contribuiscono a sottolineare un'intonazione decisamente patetica. Nella sua luminosità diffusa e nell'intento scopertamente devozionale, il nostro dipinto si collega invece alla tarda produzione sacra del Pittoni, discostandosi da precedenti interpretazioni di soggetti analoghi al nostro, quali il San Giuseppe col Bambino nell'Accademia dei Concordi a Rovigo. Anche la figura del Bambino, stilizzata in quella fisionomia infantile così tipica dell'artista, appare quasi sovrapponibile a quello che compare, ad esempio, nella pala di S. Alessandro della Croce a Bergamo, del 1746-47 (Zava Boccazzi 1979, p. 115, cat. 14, fig. 49) o in quella nella chiesa di San Giorgio a Brescia.