Lot Essay
Bisogna attendere il 1945 perchè i primi lavori figurativi di Tancredi, ora a contatto con l'ambiente veneziano dominato dal repertorio espressionista di Vedova, Kokoschka, facciano del segno il loro protagonista indiscusso.
Le tele rivelano una bellezza ordinata, ma schematica: il puntino iniziale tende a dare sempre più spazio alla linea che si espande fino a formare delle vere e proprie griglie ortogonali.
Nel 1956 scrive, "ritengo che il maggior errore di molte opere attuali stia nella scelta aprioristica dell'artista". Tancredi avverte la necessità di partire costantemente da zero, di risolvere mentre lavora i problemi che via via gli si presentano dipingendo.
L'intenzione ordinatrice, l'astrazione ed il rapporto tra le linee ortogonali degli schemi divengono valori essenziali della sua ricerca. Direzione orizzontale e direzione verticale sono il motivo generatore di queste tele, il cui fine è l'equilibrio e la creatività della pittura si spiega con la necessità di non affrettare il raggiungimento dell'equilibrio e dell'unità. Opere come quella presentata, lasciano intravedere in filigrana suggestioni mondrianiane nella discontinuità dei segni, nella rigorosa segmentazione delle linee ortogonali e nella ricerca di un equilibrio dei rapporti di rette e verticali.
Le tele rivelano una bellezza ordinata, ma schematica: il puntino iniziale tende a dare sempre più spazio alla linea che si espande fino a formare delle vere e proprie griglie ortogonali.
Nel 1956 scrive, "ritengo che il maggior errore di molte opere attuali stia nella scelta aprioristica dell'artista". Tancredi avverte la necessità di partire costantemente da zero, di risolvere mentre lavora i problemi che via via gli si presentano dipingendo.
L'intenzione ordinatrice, l'astrazione ed il rapporto tra le linee ortogonali degli schemi divengono valori essenziali della sua ricerca. Direzione orizzontale e direzione verticale sono il motivo generatore di queste tele, il cui fine è l'equilibrio e la creatività della pittura si spiega con la necessità di non affrettare il raggiungimento dell'equilibrio e dell'unità. Opere come quella presentata, lasciano intravedere in filigrana suggestioni mondrianiane nella discontinuità dei segni, nella rigorosa segmentazione delle linee ortogonali e nella ricerca di un equilibrio dei rapporti di rette e verticali.