Details
Pirandello, Luigi - straordinario autografo pirandelliano inedito: si tratta di un taccuino (formato: cm. 18 x 12), parzialmente slegato ma probabilmente intero (manca solo la copertina, il risguardo è presente: con l'epigrafe nel buio infocato con spettrali apparizioni di fumo. abbagli, accecamenti, soffocazione scroscio.), consistente di complessive 53 carte n.n. (carta quadrettata, piuttosto sottile, inchiostro evanescente presso i margini, quasi mai comunque a ledere il testo) interamente scritte - nell'inconfondibile, minutissima grafia di Pirandello - tanto al recto che al verso (tranne cinque carte centrali: il ductus, tenuto conto della frammentarietà del corpus di cui si dirà, procede nei due versi come spesso avviene, nei taccuini di questo formato. Si deve pensare che lo scrittore lo portasse sempre con sé, il che spiega anche l'usura dei margini), sia in orizzontale che in verticale. Come si accennava, la scrittura procede nei due versi del taccuino: considerando incipit la pagina successiva al risguardo cit., le prime pagine ospitano frammenti da scritture novellistiche e teatrali, in apparente confusione, seguiti da una serie di aforismi lampeggianti (... Noi siamo quello di cui ci accorgiamo...). Si susseguono poi di continuo frammenti in seguito variamente rielaborati nelle opere edite dello scrittore (Marco Saverio Bobbio, notajo a Richieri tra i più stimati...), di cui qui si coglie, con un brivido quasi, l'attimo esatto della genesi. A p. [11r], inizia il corpo centrale del taccuino, con il ms. della versione teatrale, in siciliano, de 'A Giarra - commedia in un atto (termina a p. [43r]). Da p. [43v] a p. [51v], c'è una lunga serie di battute isolate, come un serbatoio di bon mots da utilizzare nella scrittura teatrale e novellistica. Considerando il senso opposto del taccuino (quello dalla parte della copertina residua), a p. [8r] inizia la novella I Corpi (termina a p. [9v]), notevolissima variante alternativa dell'importante novella Realtà del sogno. Straordinario poi, alla p. [15r], il seguente AVVISO: Sospese da oggi le udienze a tutti i personaggi, uomini e donne, d'ogni età, d'ogni condizione, che avevano fatto domanda e presentato titoli e documenti per essere ammessi in qualche novella o racconto. N.B. Domande, titoli e documenti sono a disposizione di quei personaggi che, non vergognandosi di esporre in un momento come questo la miseria dei loro casi particolari, volessero rivolgersi ad altri sciagurati scrittori, seppure ne troveranno. Il taccuino è databile al 1914 (c'è una pagina di conti relativi a quell'annata), l'anno precedente alla novella Colloquio con i personaggi, e sette anni prima di Sei personaggi in cerca d'autore. All'inizio del secondo verso del taccuino, c'è poi l'inizio del cap. 16 di Uno nessuno e centomila, in tre diverse redazioni: si tratta di uno studio che parte dall'elaborato originario del romanzo (del quale Pirandello dà anche il numero di pagina), approntato per le stampe ben dieci anni prima della effettiva pubblicazione del celeberrimo capolavoro.