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Croce, Benedetto (1866-1952) - Filosofo, storico, letterato, ministro, critico di se stesso e del resto dell'esistente. Eccezionale documento. Si tratta di una minuta autografa firmata, di lettera da spedire al libraio e editore napoletano Perrella (dal quale Croce sostiene, con poco idealistico sciorinìo di cifre, di dover ricevere una trentina di lire, e al quale propone di risolvere la discordanza nei conti inviandogli un po' di libri tra i quali l'Opera inedita e rara del Monti), una p. in-8. L'eccezionalità del documento risiede nella circostanza che il filosofo usò per la minuta il verso della pagina (su carta intestata IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE) di una lettera dell'ex amico Giovanni Gentile (1875-1944), che in tono seccato si lamenta di una lettera ricevuta da parte del tuo amico Luigi Ruberto in raccomandazione del fratello (che insegnava filosofia in un liceo di Napoli). La lettera di Gentile, dattiloscritta e (frettolosamente) firmata, è datata 6 giugno 1923. L'episodio rivela in che misura fossero tesi i rapporti delle due anime del neoidealismo italiano: anche prima dello scandalo Matteotti che, l'anno seguente, li vide, ormai irrimediabilmente divisi, a capo dell'un partito di intellettuali e dell'altro, l'un contro l'altro schierati nei due celebri Manifesti: pro e contro, insomma, il regime fascista.